
Borgosesia
Descrizione
Fondata nel 14 a.C. da popolazioni native, è stata ribattezzata Seso dai latini ed ha assunto vari nominativi nel tempo (es. Borgofranco) fino all'odierno Borgosesia. Posseduta nel periodo medioevale dai Conti di Biandrate, in quanto parte della provincia di Novara ha subito il dominio spagnolo e la peste nera nel 1600.
Le famose giubbe rosse indossate dalle milizie guidate da Giuseppe Garibaldi - i famosi Garibaldini - furono tessute a Borgosesia negli stabilimenti corrispondenti all'attuale ditta Zegna Baruffa Lane Borgosesia, già Manifattura Lane Borgosesia. Uno di questi cimeli originali è conservato presso la biblioteca civica locale.
Durante la seconda guerra mondiale la cittadina ed la Valsesia in generale furono interessate da duri scontri tra i partigiani, capitanati da Cino Moscatelli, e le milizie repubblichine. Il 22 dicembre 1943, dopo un primo vasto rastrellamento, i militi della 1ª Legione d'Assalto "M" "Tagliamento" guidati da Merico Zuccari fucilarono dieci uomini, tra cui l'ex podestà di Varallo, lungo il muro della chiesa di Sant'Antonio a Borgosesia. Nell'aprile 1944 fecero ritorno a Borgosesia i militi della "Tagliamento", nuovamente impegnati in una spietata repressione anti-partigiana. L'11 aprile fucilarono tre partigiani in piazza Frascotti ed il 18 luglio ne assassinarono altri sei presso il cimitero. Il giorno seguente quest'ultima strage i tedeschi assaltarono le frazioni di Rozzo, Lovario, Bastia e Marasco uccidendo complessivamente sedici civili.