
Bastia Mondovì
Descrizione
Alcune sepolture di epoca imperiale romana sono venute alla luce durante i lavori per la costruzione della strada di fondovalle Tanaro, in particolare nei pressi della chiesa di San Fiorenzo. La scomparsa pieve di Santa Maria di Carassone (presso la cascina della pieve nell'odierna frazione di Villero, detta Carassone) era sorta nel VI-VII secolo.
Sempre a Carassone-Villero esisteva un nucleo fortificato, sorto su uno sperone naturalmente protetto dal fiume Tanaro. La potenza dei signori di Carassone fu contrastata, alla fine del XII secolo alla fondazione del comune di Mondovì: Carassone ne costituì un terziere che ebbe come santo patrono sant'Andrea. Sull'attuale spianata del Belvedere venne costruita la chiesa di Sant'Andrea, (abbattuta nel 1810) con una torre, l'attuale torre del Belvedere.
Nel XIII secolo i signori di Carassone, per controllare meglio il corso del Tanaro e garantirsi dagli attacchi degli altri signori feudali, costruirono sulla sponda opposta del Tanaro, a difesa dell'abitato di Alma un baluardo o bastia poi ulteriormente fortificato.
Nelle successive ostilità tra il nuovo libero comune di Mondovì e il signore di Bastia, quest'ultimo accettò di risiedere a Mondovì: con la pace del 22 marzo 1300, Bastia divenne una villa convenzionata con Mondovì, seguendone le vicissitudini politico-amministrative.