
Alpignano
Descrizione
Il territorio su cui sorge Alpignano fu abitato in epoca preromana da popolazioni celto-liguri: prima dalla tribù ligure dei Taurini o Taurisci, in seguito dai Galli, infine divenne colonia romana. Durante gli scavi del 1832 sono state rinvenute tombe dal pavimento in mattoni con pareti di pietra lavorata a lastra e coperchi di marmo contenenti frammenti ossei, lucerne fittili, suppellettili, vasi di terra a scodella, e tre epigrafi marmoree studiate e pubblicate dal Mommsen nel Corpus Inscriptionum Latinarum. La più lunga e vetusta di queste riguarda il monumento funebre di Cornelia, liberta di Lucio, di proprietà dell'Istituto missioni della Consolata, è esposta presso la locale biblioteca civica: le altre due sono conservate presso privati. Secondo lo storico locale, il Cupia, nel 312 d.C. si verificò il primo ed importante conflitto tra gli eserciti di Costantino e Massenzio in lotta per il primato imperiale. Lo storico afferma che i Campi Taurinati, teatro della battaglia sono identificabili nel tratto di pianura a ovest della strada che unisce Rivoli ad Alpignano.
Dopo il periodo romano non si hanno più notizie del luogo fino al 1007, quando secondo alcuni documenti, avviene la sua cessione da parte del vescovo Gesone di Torino al conte francese Ugone di Montboissere. Nel 1047, grazie ad un diploma dell'imperatore Enrico IV diretto ai canonici del Capitolo di Torino, confermava loro una serie di diritti e privilegi, ed anche il possesso del castello con la cappella e la Chiesa di Santa Maria d'oltre Dora.