Pietrabbondante
Descrizione
I resti delle fortificazioni sannitiche sul monte Saraceno testimoniano la presenza umana sul territorio di Pietrabbondante sin da epoca remota. Nei pressi del centro abitato si trovano i resti dell'antico insediamento che fu il più importante santuario e centro politico dei Sanniti tra il II secolo a.C. e il 95 a.C., fra cui il teatro e tempio italico.
Fu capoluogo delle 34 contee che formavano il ducato di Benevento. Nell'XI secolo fu uno dei castelli della Terra Borellense, vasto feudo della famiglia di origini franche dei Borrello, posto tra l'Abruzzo meridionale ed il Molise settentrionale. In seguito il feudo appartenne a Roberto Cornai, alla famiglia Carafa, a Guglielmo d'Alemagna e alle famiglie Cantelmo, Galluccio, De Raho, Marchesani e D'Andrea, questi ultimi proprietari del feudo. Fino al 1807 faceva parte, insieme ad Agnone, Cantalupo e Belmonte del Sannio, dell'Abruzzo Citeriore; in seguito al riordinamento napoleonico venne ceduto al Molise.
Lo stemma del comune, antichissimo, consiste in uno scudo appuntato, detto sannitico, interzato in fascia. Nella parte superiore, azzurra, sono poste nel campo le tre Morge ai cui piedi sorge Pietrabbondante, ciascuna sormontata da una spiga di grano. Nella parte centrale, bianca, figurano le lettere B NTE. La parte inferiore, grigia, porta nel campo una superficie di acque leggermente increspata.