Senigallia
Descrizione
Senigallia venne fondata tra il 389 e il 383 a.C. dalla tribù gallica dei Senoni che si erano stanziati nel nord delle Marche fino alla valle del fiume Esino, nell'attuale provincia di Ancona: probabilmente la scelta, fatta secondo la leggenda dal capo tribù Brenno, fu dettata dalla presenza di una bassa collina fronteggiante il mare e dominante il guado esistente. Da qui, definita la "capitale" dei Galli in Italia, alla guida di Brenno si mossero contro Roma vincendone gli eserciti e ritirandosi solo dopo il pagamento di un pesante tributo.
La testimonianza più importante di questo periodo è l'abitato Piceno con annessa necropoli presso Montedoro di Scapezzano. Il sito è stato esplorato dal 1982 al 1990 (soprattutto grazie al lavoro della maestra Luigina Pieroni), anche se già da inizio XX secolo se ne intuiva l'importanza.
L'area è delimitata da scarpate naturali e da un grande fossato artificiale atto a creare un unico ingresso difendibile all'abitato, posto a 100 m s.l.m. in un pianoro dove attualmente sorge la piccole chiesetta omonima. Gli scavi qui condotti hanno portato alla luce diverse capanne datate VIII sec. a.C. poi sostituite da fornaci produttive, insieme a queste è stata scoperta una grande area funeraria con diverse sepolture che vanno dal periodo Piceno a quello Romano. Dopo la battaglia di Sentino (295 a.C. circa) i romani ebbero il definitivo controllo sulla Campania, l'Etruria, l'Umbria e appunto il territorio tra il fiume Esino e il fiume Montone popolato dai Galli Senoni che fu denominato da quel momento Ager Gallicus.