
Sarnano
Descrizione
Già i popoli Umbri e i Piceni abitarono la zona di Sarnano, ricca di sorgenti, boschi e pascoli: nomi come "Valle Jana" e "Tennacola" richiamano le antiche divinità pagane Janus (Dio Sole per i Piceni) e Tinia (lo Zeus etrusco); inoltre presso la frazione Terro è stato rinvenuto un cippo ovale, probabilmente un altare pagano, oggi noto come "Pietra di Terro" o "Uovo di Sarnano".
Al tempo di Augusto risalgono invece i cippi di centuriazione romana rinvenuti nel territorio: dall'iscrizione su un cippo di confine (Decumano IIII, Cardo I-II-III) ritrovato tra Sarnano e Amandola, nella frazione Pianelle, si deduce che il territorio era diviso in una zona centuriata e una non centuriata, ovvero i territori montani, i cui pascoli e boschi restavano a disposizione dell’intera comunità. Dalla centuriazione derivano oggi i nomi di alcune frazioni, come Bisio (da Visius), Piobbico (da Publicum), Servigliani (da Servilius) e Vesciano (da Visianus).
Dopo la caduta dell’Impero Romano (476) i territori furono occupati da Goti, Longobardi e Franchi, che introdussero il sistema feudale e avviarono l'incastellamento: a questo periodo deve risalire l'edificazione del castrum che diverrà in seguito l'attuale borgo. Del passaggio dei Longobardi nei pressi del cimitero comunale sono state ritrovate varie fonti.
Tra le famiglie di origine franca che giunsero nel territorio, particolare importanza ricopre quella dei Mainardi, discendenti del conte Mainardo di Siffredo, il quale diede il nome al Monte Castel Manardo. Nel XIII secolo Fidesmido dei Manardi assoggettò i signori del Castello di Malvicino entrando in possesso dei territori tra Sarnano e Gualdo, che nel 1244 passano al figlio Rinaldo, il quale si stabilì nel castello di Brunforte (tra Sarnano e Terro sul Monte Morrone) e divenne capostipite dell'omonima famiglia.