
Pergola
Descrizione
Il territorio di Pergola risulta abitato fin dalla preistoria, come testimoniano reperti dell'età neolitica, del bronzo e del ferro. Diverse, inoltre, sono le tracce lasciate da successive popolazioni: umbre, etrusche e celtiche. L'epoca romana è invece ben documentata: il ritrovamento di tombe, vasi e suppellettili varie, sia in città (stazione ferroviaria) sia in diverse località quali Grifoleto, Ferbole, Valrea, Monte Santa Croce, Monterolo, Montesecco e Cartoceto, testimoniano una romanizzazione assai diffusa (nel suo territorio fu rinvenuto, nel 1946, il famoso gruppo archeologico dei bronzi dorati da Cartoceto di Pergola).
Pergola nasce come libero comune nel 1234 per creare posti di lavoro e commercio alle popolazioni dei vicini castelli e di Gubbio, la città che aveva giurisdizione sul territorio e che lo aveva assorbito dall'antica Luceoli. Ecclesiasticamente invece, il fiume Cesano, fin da epoca longobarda, divideva la diocesi di Nocera posta nell'estremo nord del Ducato di Spoleto, da quella di Gubbio che era nell'esarcato di Ravenna. Il Gastaldato di Nocera nella sua parte estrema comprendeva Leccia, Morello, Percozzone, Serralta, Sant'Onofrio, il colle di Ferbole o degli Zoccolanti, Mezzanotte e Valrea; infatti la chiesa delle Tinte sarà costruita vicina al ponte, ma in diocesi di Nocera come gli Zoccolanti e Santa Maria del Ponte, vicina alla parrocchia di San Biagio. Dentro le mura della nuova città si determinò una singolare situazione ecclesiastica, perché la parrocchia di Santa Maria della piazza dipendeva dall'abate di Sitria, quella di San Marco dall'abate di Nonantola, quella di Sant'Andrea dall'Eremo di Fonte Avellana e quella di San Biagio dal vescovo di Cagli: la giurisdizione del vescovo di Gubbio era pertanto solo nominale.