
Montegiorgio
Descrizione
Montegiorgio è un centro di origine preistorica e fiorente durante il medioevo. Intorno all'anno 1000 vi si stabilirono i monaci farfensi e il luogo fu fortificato con muri di cinta e successivamente si eresse a comune. Si legò con la vicina Fermo seguendone le alterne alleanze tra Stato della Chiesa ed Impero.
Alla metà del Duecento vi si insediarono i francescani e quindi gli eremitani di sant'Agostino. Fu fondato il monastero delle monache clarisse, al quale risultava annesso un ospedale che fu arricchito da una donazione da parte di Giacomo S. Diotallevi nel 1320. Nel 1357, nel documento noto come Costitutiones aegidianae era ritenuto di pari importanza a Pesaro e Macerata tra le proprietà dello Stato della Chiesa.
Il comune partecipò alle lotte che si svolsero nelle Marche tra i Visconti ed il Papato. Il nome di terra Montis Georgei compare per la prima volta in un documento ufficiale del 1433.
Durante il periodo medievale, Montegiorgio si trovò spesso in contrasto con Rapagnano. Nel 1533, sotto il pontificato di Clemente VII, vennero fuse due campane di metallo, destinate alla chiesa di San Giovanni di Montegiorgio e alla chiesa di San Giovanni di Rapagnano: gli abitanti di Rapagnano presero violentemente quella di Montegiorgio, aumentando così le discordie tra i comuni.
Nel 1816 Montegiorgio venne assegnato alla delegazione apostolica di Macerata. Papa Pio VII con la riforma dello Stato Pontificio, assegnò Montegiorgio alla delegazione apostolica di Fermo. Fu annessa al Regno d'Italia nel 1860.