Fano - Museo Civico Palazzo Malatestiano - Corte Malatestiana
Palazzo Malatestiano e Corte Malatestiana
Nel 1355 i Malatesti divennero i signori di Fano. La potente Signoria, che governò la città per più di un secolo (1355-1463), attuò una grande opera di riorganizzazione e ampliamento dei confini, diede impulso alle arti e alle lettere e accrebbe, abbellì e fortificò la città. Nuove mura cinsero quelle romane, vennero ripristinate porte e bastioni e sorse l’imponente Rocca Malatestiana: un nuovo princeps, Sigismondo Pandolfo Malatesti, era a capo della città e avrebbe lasciato la sua impronta indelebile.
Oggi l’eredità dei Malatesti è rintracciabile nelle loro significative opere monumentali, nell’imponente cinta difensiva che abbraccia la città fondendosi con quella dell’antichità romana e nei celebri Codici Maltestiani, conservati dell’Antico Archivio comunale di Fano, straordinario patrimonio documentario attestante le relazioni della signoria nel contesto italiano ed europeo.
Del secolare dominio dei Malatesti a Fano, il Palazzo Malatestiano e la sua suggestiva Corte, sono sicuramente i simboli più affascinanti e rappresentativi. Residenza ufficiale della signoria e sede di una corte attiva e vivace, l’imponente complesso, in virtù delle tante epoche che lo hanno attraversato, ha oggi una identità architettonica complessa ed articolata e una varietà di stili che nulla ha tolto al suo fascino originario.
Affacciati su Piazza XX Settembre, nel cuore della città, il Palazzo Malatesti e la Corte malatestiana, posti su un’area che già in epoca romana aveva ospitato edifici pubblici romani, come documentato dalla presenza di mosaici risalenti alla fine II o inizi del III secolo d.C., sono sicuramente due dei luoghi simbolo di Fano.
Luogo pieno di storia e suggestione, la Corte Malatestiana, una sorta di ampio cortile scoperto all’interno del Palazzo raggiungibile passando attraverso il monumentale Arco Borgia-Cybo, rappresentò il centro della vita politica, artistica e culturale della città per oltre un secolo. Dal punto di vista architettonico, solo la parte di sinistra è realmente malatestiana, quella su cui si affaccia l’imponente Palazzo, con il portico dalle snelle colonne in pietra ed i capitelli con la caratteristica rosa malatestiana a quattro petali e le quattro bellissime bifore archiacute in cotto.
Sul lato occidentale della Corte, ci sono le cosiddette Case Malatestiane: affacciate sulla Corte, vennero fatte erigere nel 1355 da Galeotto I Malatesti, appena divenuto signore di Fano, come propria residenza ufficiale della signoria. Successivamente, Pandolfo III Malatesti, non accontentandosi della residenza paterna, le ampliò sul fronte occidentale con un’architettura tardo-gotica.
I lavori per la cosiddetta “Casa nuova del signore”, il Palazzo Malatestiano, iniziarono nel 1413 e si conclusero nel 1421 quando Pandolfo III vi si stabilì definitivamente con la sua corte, facendo di Fano una città attiva dal punto di vista artistico e culturale. In virtù delle mutevoli vicissitudini storiche, il Palazzo ha oggi un’identità architettonica eterogenea e complessa caratterizzata da interventi molteplici e diversificati che hanno tuttavia lasciato inalterato il suo fascino originario. Nella parte più antica, che oggi ospita gli uffici e la direzione della Cassa di Risparmio di Fano, notevole è la grande volta trecentesca a crociera già facente parte della casa malatestiana così come la torretta scalare cilindrica che è visibile dalla corte.
La parte più recente è oggi sede della Pinacoteca e del Museo Civico. Lo scalone e la loggia furono ricostruiti come appaiono oggi nel 1544 quando la signoria dei Malatesti era da tempo tramontata e nel palazzo si era insediato il civico Magistrato. Il palazzo è inoltre collegato al Palazzo del Podestà tramite un pontile, ricostruito ma presumibilmente presente anche nella struttura originaria.
