Corridonia

Descrizione

Dell’antica Pausula, città picena, è cenno nel libro De Coloniis di Frontino.Il suo territorio, sito nella valle del Chienti, presumibilmente ove sorge oggi S. Claudio, nell’anno 713 di Roma venne assegnato dai Triunviri Ottaviano, Lepido e Marco Antonio, ai propri veterani reduci dalla guerra contro Bruto e Cassio, divenendo in tal modo una Colonia Romana. Dopo i tempi di Teodosio è cenno di Pausula negli atti del concilio Romano tenuto dal Pontefice Ilario nel 465 dell’era volgare e al quale prese parte Claudius Episcopus Pasulanus. Distrutta in seguito all’invasione dei Goti o dei Longobardi (nel V o VI sec.) fu ricostruita dai superstiti e denominata Castrum Pausuli - Castello di Pausula - di cui si trova cenno in pergamene dal 995 al 1229; dopo tale data, non si trova più alcuna notizia del nome di una città, che aveva dominato nella valle del Chienti come colonia romana e come sede di Diocesi.
Leggeri indizi, tali da far supporre la continuità della vita dell’antica Pausula nel nuovo centro di Montolmo, si trovano nella storia di quest’ultimo. Ad esempio, nel 1256, era sindaco di Montolmo un certo Buonaventura da Pausula, che doveva essere un luogo o castello incorporato nel territorio di Montolmo il cui statuto vietava, nell’epoca, la nomina di persone straniere alle alte cariche cittadine. Fino al 1303 si ha notizie che una delle porte di Montolmo si denominasse “di Possole” che, secondo L. Lanzi, deve intendersi come uno storpiamento di Pausula.
Mons Ulmi, di cui si trovano i primi accenni nelle pergamene del 1115, dovrebbe il suo nome ad un olmo piantato dai Monaci di S. Croce nei pressi della Chiesa di S. Maria in Castello, da loro costruita intorno al 1000. Attorno a tale Chiesa e Castello vennero raggruppandosi le famiglie sparse nel territorio e si formò un borgo denominatosi Monte dell’Olmo.
Rapidamente per i numerosi privilegi accordati dai Pontefici, per la fedeltà della popolazione e per il trasferimento di ricche famiglie, quali gli Ugolini ed i Nobili, dai vicini castelli di Mogliano, Petriolo, Colbuccaro, il paese divenne “considerabile” in popolazione, averi e fortificazioni. Fu scelta per decenni come sede della Curia Generale della Marca e per tre volte, nel 1306 - 1307 - 1317, come sede del Parlamento dei Comuni della Marca stessa. Il suggello della Comunitas Montis Ulmi, rappresentava nel suo scudo un olmo sopra sei colli e, in luogo della corana, lo sormontavano le chiavi pontificie.

Enti organizzatori

Enti che gestiscono gli artisti in autonomia

Centro Culturale Crescendo APS
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