
Camerano
Descrizione
I reperti archeologici hanno riportato notizie di un primo insediamento umano sul colle sin dall'epoca neolitica (III millennio a. C.). In contrada Fontevecchia, alla periferia nord-ovest dell'abitato del paese, gli scavi della Soprintendenza Archeologica di Ancona hanno riportato in luce nel 1968 uno stanziamento con materiali di tipo subappenninico, mentre in contrada S.Giovanni sono stati rinvenuti successivamente resti di insediamenti del neolitico e dell'età del bronzo.
Nonostante questo si potrebbe dire che Camerano nacque come villaggio di capanne sulla sommità di una "gradina" nel periodo Piceno. A testimonianza di questo una necropoli portata alla luce dagli scavi compiuti nei secoli successivi, che hanno restituito più di cento tombe Picene databili dall'XI al III secolo a.C., a testimonianza del fatto che il paese fu uno dei primi centri abitati piceni nelle Marche. Il materiale rinvenuto è conservato nel Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona; alcuni reperti di origine celtica, greca e picena, invece, sono custoditi in loco presso l'Antiquarium Comunale.
Durante il periodo romano il centro abitato diminuì di importanza e la gente si disperse nelle campagne, mentre, in epoca medioevale, si manifestò una rinascita dello stesso, che portò alla attuale configurazione del centro storico.