
Tremosine sul Garda
Descrizione
Le prime informazioni certe di presenza umana risalgono al Neolitico: una stazione preistorica fu rinvenuta dal geologo Arturo Cozzaglio in località Pieve e altri oggetti furono scoperti a Lis, a Calvarice e a Castello.
Vi sono inoltre testimonianze di insediamenti in epoca etrusca: una lapide bilingue etrusco-cenomano del I secolo d.C. – per anni murata presso il campanile della chiesa di Voltino e trasferita dal 1857 presso il museo civico ora di Santa Giulia – è di discussa traduzione.
In età romana, secondo Scalmana (2001), i ricchi cittadini romani possedevano ville e campi in zona, dove si facevano anche costruire decorose tombe con epitaffio[9]. Secondo Mazza (1986) le lapide classificate risultano essere quindici; inoltre nel territorio di Tremosine vennero rinvenuti anche corredi funerari, tra cui monete in bronzo del periodo 160-180 in una sepoltura in località Ustecchio.
Da una lapide scoperta nel Settecento è attestata la presenza di un culto al dio Bergimo: secondo Mazza (1986) sopra la sua ara sorse la prima pieve cristiana che fu sostituita da una chiesetta gotica nel XII secolo.
Nel 1185 risulta che l'arciprete Martino, il primo di cui si abbia testimonianza scritta, si recò al conclave di Verona per l'elezione di papa Urbano III il quale lo investi dei beni in Tremosine. Nel 1275 è attestato che l'arciprete Bonapace partecipò all'elezione vescovile di Berardo Maggi, risultandone decimo nell'ordine di congresso.