
Tradate
Descrizione
Nel territorio di Tradate passava, in età romana, la Via Mediolanum-Bilitio, che metteva in comunicazione Mediolanum (Milano) con Luganum (Lugano) passando da Varisium (Varese). Il territorio era probabilmente già abitato in epoca romana, e continuò poi ad esserlo nel periodo successivo alle migrazioni barbariche del V e VI secolo d.C, che portarono alla caduta dell'impero.
Tra l'XI e il XIII secolo, il tradatese subì gli effetti della politica espansionista del Ducato di Milano e nel 1071 avvenne la distruzione del castello di Abbiate Guazzone. In questi anni la famiglia Pusterla iniziò ad rafforzare il proprio predominio sulla zona (durato fino al XVIII secolo), e nel XIV secolo edificò un proprio castello, sopravvissuto nei secoli. Passata sotto il dominio asburgico, la zona subì nel ´700 un riordino catastale, con la realizzazione di numerose mappe del territorio.
Dal 1878 il borgo venne collegato agli altri centri della zona dalla ferrovia[6]. Dal 1899, invece, Tradate venne collegata alla linea elettrica, grazie alla centrale di Vizzola Ticino.
Alla fine del XIX secolo il borgo risultava legato all'agricoltura e all'attività tessile, con attività di trattura e tessitura; la prima attività di rilievo in questo settore nacque nel 1879 presso il complesso di Villa Castiglioni, avviata dagli imprenditori Cesare Castiglioni e Alessandro Lonati; dal 1885, quest'ultimo proseguì da solo l'attività, ammodernando la produzione con 25 telai azionati dal vapore e situati in un moderno stabilimento dotato di energia elettrica auto-prodotta. Era diffusa anche la tradizionale lavorazione della carta, sviluppatasi soprattutto a partire dal 1880 con la fondazione dello Scatolificio Pusterla, tuttora esistente.