
Rosate
Descrizione
L'antico villaggio di Rosate era abitato sin dall'epoca romana e dimostrazione di questo fatto sembra essere un frammento marmoreo ascrivibile all'epoca imperiale rinvenuto proprio nel territorio comunale ove si può distinguere chiaramente la scritta [...] AVLLVS COM [...], accompagnata da un fascione di decorazione con foglie di acanto.
Si ha ragione di credere ad ogni modo che il borgo fosse già importante in epoca precedente, ovvero al tempo della dominazione dei Celti come sembrerebbe suggerire il toponimo tipicamente terminante in -ate, a indicare luoghi attorniati da boschi.
Il periodo altomedievale[modifica | modifica wikitesto]
Borgo importante durante tutto l'alto medioevo, Rosate fu uno dei capoluoghi storici del Contado di Burgaria, una delle contee che suddividevano la Marca di Lombardia, durante le dominazioni di Longobardi, Franchi e in parte sotto il Sacro Romano Impero Germanico. Nel X secolo divenne sede della Pieve di Santo Stefano da cui giunsero a dipendere una quarantina di parrocchie nell'area.
In paese si trasferì la dinastia degli Avogadri (o Avvocati) che discendevano da un ramo collaterale della potente famiglia dei da Besate; questi iniziarono a costruire un fortilizio che finirà con lo svilupparsi nei secoli successivi in un vero e proprio castello fortificato. Tra il 1018 ed il 1031, l'arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano, infeudò la terra di Rosate ad Anselmo IV Avogadri per ricompensarlo dell'attività da lui svolta come avvocato della Curia milanese, aggiungendovi la possibilità di erigere altri castelli nell'area, come appunto farà a Basiano (oggi frazione del comune di Morimondo).