
Rivolta d'Adda
Descrizione
Il primo documento scritto nel quale compare il nome di Rivolta è datato 21 settembre 1090. Si tratta di una donazione fatta da Benedetto, Giovanni e Pietro, zio e nipoti, di Montanaso di un lotto di terra della grandezza di quattro pertiche, che si trova nella località denominata Valle di Manfredo, a favore della chiesa dei Santi Ambrogio e Benedetto, edificata «nel luogo e nel fondo di Rivolta».
Nello stesso periodo i rivoltani costruivano la basilica di Santa Maria e San Sigismondo, donata con tutti i suoi beni a papa Urbano II che qui passò negli anni 1095-1096 durante un suo viaggio in Francia. Nel 1606 vi fu fondato un convento di frati cappuccini e nel 1607 vi predicò la Quaresima il padre cappuccino Mattia Bellintani da Salò (1534-1611). Già parte per secoli della provincia di Milano, Rivolta fu spostata per breve tempo in provincia di Bergamo da Napoleone, per poi passare in provincia di Lodi sotto gli Asburgo, e finire definitivamente in provincia di Cremona dopo l'unità d'Italia.
Proprio per tutti questi cambiamenti di provincia, la cadenza dei cittadini è mista tra il milanese e il bergamasco, mentre il dialetto rivoltano è di origine milanese con qualche termine di natura bergamasca e lodigiana.