
Morazzone
Descrizione
Presso la chiesa parrocchiale di sant'Ambrogio sono custoditi due blocchi di granito e una lapide funeraria di serizzo: i due blocchi rievocano la nascita, lo status sociale e la morte dei due fratelli Marco e Lucio Senzii, risalenti al I secolo d.C.
Entrambi i fratelli furono legionari della IV legione Scitica e appartennero alla tribù romana Ufentina.
La lapide funeraria fu fatta intagliare sempre nel I secolo d.C. a ricordo della moglie Donnia Pupa da Marco Campilio Daphnos, liberto di Marco Campilio Fusco (che ricopriva in quel periodo la carica di serviro senior presso Milano).
I tre reperti romani furono ritrovati tutti nella chiesetta di Santa Maria Maddalena all'inizio del XX secolo, e ciò lascia presupporre che presso la chiesetta si erigesse il centro della comunità romana o una necropoli.
Dal Medioevo alla fine del Seicento.
Morazzone decadde durante i secoli del Medioevo italiano. Dopo una lunga epoca di decadenza, nella quale il contado si vide smembrato e frazionato, esso riottenne importanza diventando un pubblico fortilizio del Comune di Milano alla fine del XII secolo. Morazzone venne in seguito coinvolta nelle molteplici lotte tra le casate milanesi dei Visconti e Torriani, e seguì le vicende del castrum di Castelseprio, che fu distrutto nel 1287 dall'Arcivescovo di Milano Ottone Visconti.