
Monza
Descrizione
Nell'anno 222 a.C. i consoli romani Gneo Cornelio Scipione Calvo e Marco Claudio Marcello sottomisero i Celti insubri che tuttavia, pochi anni più tardi, si sollevarono all'arrivo di Annibale (218 a.C.). Tornata nell'orbita di Roma nei primi decenni del II secolo a.C., la Gallia Cisalpina fu integrata con un diffuso insediamento di coloni e ottenne da Giulio Cesare la cittadinanza romana nel 49 a.C. (Lex Roscia). Nella ripartizione di Augusto Modicia era inclusa nella Regio XI, il cui territorio corrispondeva all'antica Gallia Transpadana.
La città non era un municipio autonomo in quanto per la relativa vicinanza dipendeva dal municipio di Mediolanum; nodo stradale importante per le vie che collegavano Milano a Como e a Bergamo, la sua importanza cominciò a manifestarsi dalla fine del III secolo anche se il luogo continuò a mantenere un carattere essenzialmente agricolo. Il nome latino della città era probabilmente Mòdicia (come testimonia la dedica incisa su di un'ara del II secolo dedicata ad Ercole dagli Juvenes Modiciates) anche se non lo si ritrova menzionato nei documenti né di età repubblicana, né imperiale. Dai ritrovamenti archeologici si è trovato che il nucleo principale della città era sulla sponda destra del fiume Lambro verso il Duomo, e un secondo nucleo, forse più tardo, era sulla sponda sinistra verso l'odierna chiesa di San Maurizio. Le due zone erano collegate dall'unico monumento tuttora rimasto della Monza romana: il ponte sul fiume Lambro detto "di Arena".