SUONI INATTESI Concerto nell'ambito del progetto P+ARTS

P+ARTS – Partnership for Artistic Research in Technology and Sustainability
Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano
Conservatorio di Musica “E.R. Duni” di Matera
SAE Institute

SUONI INATTESI
Implicazioni teoriche e poetiche dell’improvvisazione musicale
In occasione della 31° Festa della Musica 2025

GOTTFRIED FINGER
Passacaglia n. 6, “A Ground”, da 40 Airs anglois pour la flute, Livre III
Anita Hashemi flauto dolce
Isabella Liguori clavicembalo

Improvvisazione
Claudio Andrea Maggia berimbau

STEVE LACY, The Wane
BILL FRISELL, Justice and Honor
Federico Daniel pianoforte
Lorenzo Ciampiconi chitarra
Agata Garbin batteria

MICHELE EMANUELE PIO SURGO
Have You Ever Read Simenon
Several Streets
Qata-Riot
Streets of Riots
Francesca Camardo voce
Enzo Bacco sax tenore/soprano
Daniele Traisci chitarra elettrica
Emanuele Blandamura pianoforte
Vito Galante basso elettrico
Gianvito Columella batteria

Recording and live engineer
Angelo Russo, Davide D’Alessandro, Leonardo Vezzoni, William Valenti
Damiano Festa, Alessio Di Dia, Carlo Brembati, Matteo Scalise

SUONI INATTESI
Implicazioni teoriche e poetiche dell’improvvisazione musicale
Il punto di partenza di SUONI INATTESI, progetto del Conservatorio di Milano in collaborazione con il Conservatorio di Matera e SAE Institut, nell’ambito di P+ARTS – Partnership for Artistic Research in Technology and Sustainability, è una performance dal vivo: gruppi di studenti, o studenti singoli selezionati dalle tre istituzioni coinvolte, danno vita a un concerto con musiche tratte dai repertori barocco, classico, jazz o da altri repertori. Esecuzioni che diano spazio a momenti improvvisativi.
In una seconda fase, la registrazione dei brani eseguiti verrà utilizzata come materiale di base per una rielaborazione elettronica con il supporto dell’intelligenza artificiale, finalizzato alla realizzazione di nuovi output digitali, sia nella forma di elaborati singoli, sia nella forma di installazioni interattive.
Al di là del campionario di pratiche di improvvisazione offerto dal concerto, il progetto consente di sviluppare una riflessione teorica sulla natura dell’improvvisazione nell’era della riproducibilità digitale.
Nel triplo passaggio di improvvisazione dal vivo, campionamento e restituzione di una o più ‘improvvisazioni automatiche’ – per effetto di un dispositivo che non crea ma apprende – si innesca una reazione a catena tra idea poetica, sua messa in opera in un’esecuzione estemporanea e sua replicazione per mezzo dell’intelligenza artificiale, e un ripensamento dell’improvvisazione come costruzione e infinita ri-creazione dell’idea poetica.

Ingresso con prenotazione: partsproject@consmilano.it