
Laveno-Mombello
Descrizione
Nel comune si hanno tracce di insediamento storico fino dall'antichità: a Mombello, infatti, si hanno tracce di palafitte del 3000 a.C. Il nome Laveno deriverebbe da quello del comandante romano Tito Labieno, che qui aveva il suo accampamento e che sulla collina di Mombello ebbe uno scontro con i Galli; da qui proverrebbe anche il nome Mombello, cioè colle della battaglia in latino (mons belli). In epoca medioevale fu un borgo abitato da pescatori. Le più importanti famiglie nobili legate a Laveno furono i Visconti e i Borromeo, a cui il territorio era infeudato, i Tinelli di Gorla, i conti Guilizzoni e i Sessa de Ceresolo, padroni della frazione Ceresolo in Cerro. Dall'Ottocento in poi ospitò le famose fabbriche della ceramica, tra le più grandi d'Europa. Le fabbriche, ora chiuse, hanno comunque dato vita a un museo della ceramica, uno dei musei più interessanti della città.
Il comune di Laveno-Mombello venne creato nel 1927 dalla fusione dei comuni di Cerro Lago Maggiore, Laveno e Mombello Lago Maggiore.