
Fusine
Descrizione
La storia di Fusine si perde nella preistoria dato che sono state ritrovate presso i laghi e nella vicina zona di Cave del Predil selci scheggiate risalenti al periodo interglaciale. Vi sono notizie già dal VI-VII sec. a.C. della presenza di popolazioni carniche. Anticamente il territorio di Fusine doveva essere piuttosto selvaggio e poco frequentato; forse ospitò animali di difficile classificazione, lo provano due denti molari pietrificati, della lunghezza di centimetri 7 e grossi centimetri tre, scoperti nel maggio del 1832, l’uno nello scavo ghiaioso vicino al fiume Madrasco delle Fusine e l’altro in quello di un fondo oppolivo poco distante di Cajolo, in vicinanza al torrente Livrio.
Nel XIV e XV secolo Fusine era una semplice contrada del comune di Berbenno. E’probabile che lo sfruttamento delle miniere di ferro in Valmadre e la conseguente lavorazione del minerale nelle fucine poste a valle, allo sbocco del torrente Madrasco, portarono allo sviluppo della Contrada appunto detta "delle Fusine”.
La comunità di Fusine era ripartita, almeno fino alla metà del XVII secolo, nelle quadre di Val Madre, con le contrade Pizzabella, Monti, Mandrasco, Borgo, o delle Mansioni, successivamente abolita. Nel 1488 le comunità della sponda orobica di Fusine e Colorina si staccarono da Berbenno, esprimendo fin da subito la loro profonda vocazione agricola e guardando con molte speranze ai promettenti pascoli della Val Madre.