
Darfo Boario Terme
Descrizione
La zona era abitata già in epoca preistorica: sono presenti incisioni rupestri presso la località dei Corni Freschi (Attola), ai piedi del Monticolo, e nel Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine. Sempre a Luine sono state rinvenute terrecotte dell'età del bronzo (1969), mentre altre incisioni rupestri sono state trovate nei pressi del Lago Moro. Sul Monticolo è stata rinvenuta invece un'ascia in bronzo nel 1897.
Scarse sono le notizie in età romana, sebbene si supponga che il fondo valle sia stato a quel tempo disabitato a causa di alluvioni dell'Oglio e la presenza di zone paludose. Di età barbarica è probabilmente la necropoli scoperta nel 1808 presso Corna e le tombe scoperte nel 1939 e nel 1958 presso il Municipio. Divenne centro importante in età medievale, in quanto sede di un porto (presso Montecchio) e del Castello di Montecchio. Nel 1200 è ricordato come burgus fornito di castrum, dove risiedeva la curia, che aveva preso il posto dell'ormai decaduta pieve di Rogno.
Nel 1047 Enrico III elesse Darfo a Corte Regia, e permise agli abitanti della Val di Scalve di continuare l'antica usanza di portare annualmente 1000 libbre di ferro, con la pena per i trasgressori di 100 libbre d'oro. In tal modo dovette essere residenza di un rappresentante o vicario imperiale. Nel 1508 Darfo (Darf) comparve nella mappa della Valle Camonica disegnata da Leonardo da Vinci e conservata al Castello di Windsor. Nel 1591 vi fu una contesa con Bovegno circa alcuni pascoli in quota. Nel XVI secolo il porto venne fortemente danneggiato da una serie di alluvioni. Dopo la metà del XVII secolo si distaccò da Darfo la municipalità di Gianico. Nel 1830 venne eretto il ponte sull'Oglio, a sei arcate, in legno, tra Darfo e Corna.