
Chiari
Descrizione
Un primo insediamento fu fondato nel 1125 con il nome di Clarium, sotto forma di un castello (demolito nel XIX secolo). L'andamento delle mura circolari del borgo più antico è ancora perfettamente leggibile nel tessuto urbano attuale.
Nel 1237 il castello fu assediato da Federico II, nel 1259 fu conquistata da Ezzelino da Romano, nel 1272 fu distrutto dai guelfi, ma fu ricostruito dai ghibellini.
All'inizio del XV secolo Chiari si trovava nell'orbita d'influenza dei Visconti di Milano.
Nel 1422 Filippo Maria Visconti gli concede privilegi amministrativi e riconosce l'autonomia politica. Ciononostante nel 1426 dopo un pesante bombardamento, la cittadina fu occupata dalle truppe della Serenissima e donata al Conte di Carmagnola, condottiero della Repubblica di Venezia. Da questo momento in poi Chiari fu sotto il dominio politico indiretto o diretto della Repubblica, condividendone le sorti fino alla sua fine nel 1797. I nuovi governanti dotarono Chiari nello stesso 1426 di Statuti autonomi, suddividendola amministrativamente in quattro Quadre (quartieri): Zeveto, Marengo, Cortezzano e Villatico. Le Quadre erano organi politici e amministrativi con loro patrimonio, che escludevano dalla partecipazioni gli stranieri e i loro discendenti. Nel 1512 subisce il saccheggio degli svizzeri di Lautrecht, i Lanzichenecchi. Nel 1630, come molte zone della Lombardia, Chiari è colpita da un'epidemia di peste che causerà moltissimi morti.