
Cassano Magnago
Descrizione
Si pensa che Cassano fosse abitata sin da epoche remote, ipotesi sostenuta dal ritrovamento di un reperto archeologico, un'urna cineraria risalente al periodo tra il 600 e il 450 a.C., riconducibile alla cultura di Golasecca (dal 1000 al 500 a.C.). Nei secoli successivi giunsero nel paese nuove migrazioni di popoli. La zona tra il Ticino e l'Adda fu occupata dagli Insubri e pare che il nome di Cassano Magnago derivi proprio da questa antica popolazione celta. Ritrovamenti poi dell'epoca romana sono dati da tipi vari di sepoltura, monete bronzee, ecc.[senza fonte]
Il vero simbolo di Cassano Magnago è la torre di San Maurizio: gli archeologi ipotizzano, infatti, la sua costruzione in epoca tardo romana, usata come torre per segnalazioni, in seguito riedificata come campanile dell'omonima chiesa, poi demolita nel primo Novecento, mentre il campanile fu restaurato negli anni 1970 allo scopo di impedirne il crollo. Forse innalzata in epoca precedente a quella romana, come suggerirebbe una lunga fresatura ai piedi della collina che arriva fino all'argine del torrente Rile, la quale ha generato una parete verticale la cui altezza varia dai tre ai quattro metri, rendendo inaccessibile tutto il fronte sud della collina. Se fosse confermata la natura artificiale, ciò lascerebbe ipotizzare la presenza di una struttura costruita dai Celti e utilizzata dai Romani dopo la conquista del territorio, per collocarvi un avamposto allo scopo di sorvegliare il territorio.