
Alzano Lombardo
Descrizione
I primi ritrovamenti che attestano la presenza umana sul territorio comunale sono frammenti di selce lavorata, rinvenuti nelle zone collinari e montuose nei pressi della frazione Monte di Nese, databili attorno al terzo millennio a.C..
I primi insediamenti risalirebbero invece al VI secolo a.C., quando nella zona si stabilirono popolazioni di origine ligure, dedite alla pastorizia, tra cui gli Orobi. Ad essi si aggiunsero ed integrarono, a partire dal V secolo a.C., le popolazioni di ceppo celtico, tra cui i Galli Cenomani. Questi ultimi si stanziarono prevalentemente nella valle del Nesa, costituendo primitivi accampamenti presso quelle che sono le frazioni di Nese e Brumano.
Tuttavia la prima vera e propria opera di urbanizzazione fu opera dei Romani, che conquistarono la zona e la sottoposero a centuriazione, ovvero ad una suddivisione dei terreni a più proprietari, a partire dal I secolo d.C.. Questa opera assegnò appezzamenti più o meno vasti a coloni e veterani di guerra, di origine o acquisizione romana, i quali bonificarono i terreni al fine di poterli sfruttare per coltivazioni agricole ed allevamento di bestiame.
Questo avvenne anche per i terreni posti tra i colli Frontale e Ganda ed il fiume Serio, che vennero assegnati alla “Gens Alicia”. Conseguentemente la zona assunse il nome di “Praedium Aliciano” (podere aliciano), da cui deriva il nome del comune.
I principali nuclei abitativi furono Alzano Superiore (poi divenuto Alzano di Sopra) ed Alzano Inferiore (in seguito Alzano Maggiore), che vennero riuniti in un unico vicus. A quel periodo risale inoltre una lapide, considerata il principale reperto storico rinvenuto nei confini comunali ed ora custodita presso il Museo archeologico di Bergamo, ritrovata verso la metà del XIX secolo nel campanile della chiesa parrocchiale di San Giorgio presso Nese.