
Agnadello
Descrizione
Il più antico documento in cui è citato il nome di Agnadello risale probabilmente al 1046 ed è rappresentato da un decreto in lingua latina inviato dall'imperatore Enrico III al vescovo Ubaldo di Cremona. In tale documento sono nominati anche altri paesi della zona e Agnadello è citato con l'appellativo di "Castrum".
Nel 1300 iniziarono opere di canalizzazione in rogge, tutt'oggi presenti, delle acque del fiume Adda. Scoppiarono liti tra i comuni a tal proposito perché ognuno voleva far passare le rogge dal proprio paese per sostenerne il settore agricolo e ciò continuò fino al secolo successivo quando, sotto il dominio dei Visconti prima e degli Sforza poi, si diede inizio alla realizzazione al progetto. Nel 1414 Agnadello venne concesso in feudo, insieme con Pandino, Misano di Gera d'Adda e Crema, a Giorgio Benzoni, successore dei fratelli Paolo e Bartolomeo Benzoni, Signori di Crema dal 12 novembre 1403. Poco tempo dopo, nel 1423, tutto il territorio della Gera d'Adda passò sotto l'influenza del Ducato di Milano sotto il dominio della famiglia Visconti fino al 1447.
Durante la seconda metà del XV secolo la Gera d'Adda fu contesa dalla Repubblica di Venezia e dal Ducato di Milano guidato dagli Sforza.