
Finale Ligure
Descrizione
I numerosi ritrovamenti archeologici, rinvenuti nelle caverne e grotte del territorio del Finale, hanno permesso agli storici di datare i primi insediamenti umani già al Paleolitico. Tra i siti preistorici più importanti vi è la cavità delle Arene Candide, in cui è stata rinvenuta la "sepoltura del Giovane Principe", considerata dagli storici una delle tombe paleolitiche più antiche d'Europa. Reperti databili, invece, al paleolitico superiore e medio sono stati rinvenuti nella Grotta delle Fate (o Caverna delle Fate), una bella struttura a sviluppo sub-orizzontale, sita nell'Arma delle Manie, attualmente interdetta alle visite. Ancora, poi, nelle Arene Candide è stato scoperto un primitivo cimitero con ben quindici individui. Attualmente tali reperti, ai quali vanno aggiunti ritrovamenti di manufatti e utensili, sono in mostra presso il museo civico, sito all'interno del complesso conventuale di Santa Caterina a Finalborgo.
Il territorio del Finale è altresì ricco di testimonianze architettoniche preromane, romane, paleocristiane e bizantine. Durante l'epoca romana, il territorio di Finale Ligure segnava il confine tra le popolazioni dei Liguri Sabazi e dei Liguri Ingauni, le antiche tribù presenti nel ponente ligure già in epoca preistorica. La più antica testimonianza cristiana in Liguria fu scoperta a Perti. Anche dopo le invasioni barbariche il finalese rimase sotto controllo bizantino fino alla conquista da parte di Rotari nel 641. La presenza bizantina è stata documentata dagli scavi archeologici a Varigotti e nel castrum di Sant'Antonino.