
Chiavari
Descrizione
Nel 1959[8], nel corso di alcuni scavi edili per la realizzazione di nuovi edifici, sono stati rinvenuti nella zona dell'attuale viale Enrico Millo alcuni insediamenti umani e i resti di un'antica necropoli.
Al termine dei necessari studi per l'approfondimento dell'area, durati dieci anni, si è potuto datare tra l'VIII e il VII secolo a.C. i resti di tale necropoli e dell'insediamento preromano. Tale ipotesi di una probabile fondazione in quell'epoca potrebbe essere confermata anche grazie al ritrovamento di reperti murari risalenti al I secolo a.C..
Dal 1985 alcuni oggetti sono conservati presso il museo archeologico cittadino, dedicato alla preistoria e protostoria dell'area geografica del Tigullio, tra i quali tombe racchiuse in lastroni d'ardesia dove furono rinvenuti monili e oggetti in ferro, oro e bronzo.
Al tempo dell'Impero romano fu considerato un importante centro costiero del territorio tigullino e alcuni documenti dell'epoca la citano con il toponimo Tigullia, altri come Segesta Tigullorum; quest'ultima nomenclatura è stata dagli storici scartata poiché tale nome diede più probabilmente origine all'odierna cittadina di Sestri Levante. In altri testi, sempre del X secolo[8], viene invece citata come semplice contrada della pieve di Santo Stefano di Lavagna.