
Sant'Oreste
Descrizione
Nel territorio comunale sono stati rinvenuti resti preistorici, tra cui un piccolo vaso con quattro anse dell'epoca neolitica, che era stato collocato, probabilmente a fini cultuali, a raccogliere l'acqua che gocciava da una stalattite all'interno dei "meri" del Monte Soratte.
Prima della conquista romana, Sant'Oreste faceva parte del territorio dei Capenati (ager Capenas) fiorente popolazione italica che prosperava nel Lazio (Latium) prima dell'avvento di Roma; I Capenati avevano una propria lingua, simile al latino, affine all'etrusco e con influenze sabine, il territorio dei Capenati comprendeva gli attuali comuni di: Capena, Sant'Oreste, Civitella San Paolo, Morlupo, Fiano Romano, Nazzano, Ponzano Romano, Filacciano, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Castelnuovo di Porto e Riano.
Sul Monte Soratte doveva essere adorato, da parte di queste popolazioni, il dio Soranus, in seguito identificato con Apollo o con Dis Pater. Plinio riferisce che il culto del Dio del Monte Soratte era celebrato dalle famiglie degli Hirpi Sorani (o "lupi di Soranus") che, in onore del Dio, camminavano sui carboni ardenti; per questo motivo, queste genti erano state esentate, per mezzo di un decreto del Senato, dal servizio militare e da altri obblighi. Virgilio nell'Eneide riferisce un'invocazione di Arunte al Dio Apollo "custode del Santo Soratte" e parla nuovamente della pratica cultuale del camminare sui carboni ardenti.