Roma - Ministero della Cultura

Il complesso del Collegio Romano è assegnato in uso, per una parte, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed ospita, sin dal 1975, data di istituzione, gli uffici centrali del Ministero e del Gabinetto del Ministro; il complesso è inoltre sede, dal 1871, del liceo “Ennio Quirino Visconti”, il primo regio liceo-ginnasio del nuovo Stato Unitario. La scelta di collocare la scuola all’interno del Collegio, da sempre considerato una delle massime espressioni dell’insegnamento religioso, fu vista dal mondo clericale come una vera e propria usurpazione dei diritti del preesistente Stato Pontificio, tanto da originare tensioni e conflitti fra scuole ecclesiastiche e scuole laiche, nella nuova Capitale d’Italia.

In occasione dell’insediamento del liceo nel palazzo, allo scopo di distinguere le porzioni dell’edificio con differenti destinazioni d’uso, furono murate le porte del pianterreno che erano state realizzate nel corso del XVIII secolo per collegare il cortile con la zona absidale della chiesa di S.Ignazio, così come vennero chiuse anche quelle che collegavano la Biblioteca Segreta ed altri locali conventuali, in un complesso di modifiche che hanno tuttavia rispettato le originarie volumetrie e l’assetto dei prospetti. Il cortile del “liceo” è un quadriportico scandito da un loggiato a due ordini di arcate, caratterizzato da un sistema di pilastri di travertino sormontati da capitelli ionici (nel primo ordine) e corinzi (nel secondo ordine), in linea con la tipologia più diffusa nei cortili dei palazzi romani coevi. Al portico continuo del primo ordine fa da contraltare il livello superiore, dove la parte porticata occupa solo i lati ovest e sud. Il lato est fu infatti chiuso al momento della costruzione della Biblioteca, mentre il quarto (nord), mai portato a compimento, è qualificato da una basso prospetto ritmato da finestre intervallate da paraste. Nel marzo del 2006 è stato inaugurato il restauro del cortile del “liceo”, realizzato in collaborazione tra la Provincia di Roma e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma. L’intervento ha reso possibile il recupero di una vasta parte del complesso monumentale, nonché di una delle zone più significative della fabbrica, realizzata tra il 1581 e il 1585 dal gesuita Giuseppe Valeriano (15242 – 1596). Il cortile, di cui dopo il recente restauro si è recuperato il primitivo impianto pavimentale, è caratterizzato da una pavimentazione in fasce di travertino disposte a contenere spicchi di mattoncini a “spina di pesce”, su una superficie che prima dei restauri era occultata da un manto d’asfalto. Si tratta del più comune tipo di pavimentazione in uso nei palazzi nobiliari e papali della fine del ‘500, i cui materiali, gli stessi della facciata principale, nella loro essenzialità e solidità, ben si conciliavano con la volontà gesuitica di vedere, nella realizzazione del Collegio Romano, l’affermazione dei principi morali, religiosi e civili di cui la Compagnia era interprete e portatrice a Roma e nell’intero mondo cristiano. Contestualmente al ripristino della pavimentazione originaria l’operazione di restauro ha coinvolto il loggiato e i due prospetti seicenteschi della Biblioteca Maior (ora in parte occupata dagli uffici del MiBAC) che si affacciano sul cortile, a cui sono stati restituiti i raffinati trompe l’oeil imitanti infissi e vetri con trafilature in piombo.

Info e contatti Ministero della Cultura

Tipologia ente: Luogo del MiC (Archivi di stato, Biblioteche, Musei, ecc.)

Via del Collegio Romano, 27, 00186 Roma RM | https://www.beniculturali.it/la-sede-del-ministero

L'ente NON si è ancora iscritto all'edizione dell'anno corrente.

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