Roma - Accademia Nazionale di Santa Cecilia

L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. Fondata ufficialmente nel 1585 e trasformatasi nei secoli da sodalizio di musicisti di valenza “locale” a moderna accademia ed ente concertistico sinfonico di fama internazionale, unisce un corpo accademico composto di circa 100 membri fra i più illustri esponenti della cultura e dell’arte musicale a un’orchestra e un coro sinfonici fra i più accreditati in campo internazionale, svolge attività di alta formazione musicale e conserva un patrimonio storico ricchissimo, riflesso della sua storia plurisecolare.

Nel maggio del 1585 il pontefice Sisto V pubblicò la bolla Ratione congruit, atto ufficiale di fondazione della Congregazione dei Musici sotto l’invocazione della Beata Vergine e dei Santi Gregorio e Cecilia, unendo quindi fra i suoi patroni accanto alla Vergine i due santi musicali per eccellenza, Gregorio Magno cioè colui che per tradizione aveva istituito il canto ecclesiastico – il così detto canto gregoriano – e Cecilia, vergine e martire che a partire dal tardo medioevo si era progressivamente sostituita a Davide nel ruolo di patrona della musica.

Sua prima sede fu la chiesa di Santa Maria ad Martires, più nota come Pantheon. Successivamente la Congregazione cambiò ben sei differenti sedi ecclesiastiche, dal Pantheon (1585-1622) a San Paolino alla Colonna (1622-52), da Santa Cecilia in Trastevere (1652-61) a San Nicola dei Cesarini (1661-1663) alla Chiesa della Maddalena (1663-85).

Il sodalizio si era andato formando già a metà degli anni ’70 del Cinquecento, sulla spinta di un gruppo di musicisti che riuniva i più importanti compositori dell’epoca attivi a Roma, fra i quali spiccano i nomi di Giovanni Pierluigi da Palestrina, Luca Marenzio, gli Anerio, i Nanino.

Sorta come associazione di categoria, con scopi artistici e assistenziali insieme, la Congregazione si trovò subito in antitesi con i cantori sistini, l’altro importante sodalizio musicale della Roma papale, e vi rimase con alterne vicende fino alla fine del regno pontificio. Vivaci opposizione suscitò infatti il Breve di Urbano VIII del 1624, nel quale il pontefice concesse ai ceciliani il controllo della professione, della didattica e dell’editoria musicale a Roma; revocato due anni più tardi su pressione dei sistini, gran parte di questi privilegi vennero riconfermati con il Breve di Innocenzo XI nel 1684.

Finalmente nel 1685 la Congregazione fissò la propria sede a San Carlo ai Catinari, dove la barocca Cappella di Santa Cecilia e il contiguo oratorio sono stati testimoni di adunanze segrete, assemblee generali, sfarzose celebrazioni musicali fino al 1848. I congregati, suddivisi nelle tre categorie di maestri di cappella, strumentisti e cantanti, si diedero fin dalla fondazione una rigida organizzazione gerarchica: a capo era il Cardinale protettore (presidente onorario), quindi il Cardinale primicerio (presidente effettivo), ambedue alti prelati della curia, cui seguivano le cariche di guardiano, camerlengo, segretario, consigliere, festarolo, visitatore delle carceri, fabbricere, infermiere, tutte elettive fra i soci.

In questo periodo spiccano fra i congregati i nomi di Arcangelo Corelli, Bernardo Pasquini, Alessandro e Domenico Scarlatti, Niccolò Jommelli, Baldassarre Galuppi, Nicola Zingarelli, Pasquale Anfossi.

Periodo di particolare splendore fu quello che vide il cardinale Pietro Ottoboni protettore della Congregazione (1691-1739); in quello stesso periodo il Breve di conferma (1716) di Innocenzo XI obbligava tutti i musicisti operanti in Roma ad iscriversi come soci ceciliani. Altro avvenimento degno di nota, la nomina nel 1774 del primo socio femminile, la compositrice Maria Rosa Coccia.

Sul finire del secolo un nuovo Breve pontificio firmato da Pio VI nel 1794 ratificava ancora una volta i privilegi ottenuti dai ceciliani, che confermavano la propria fedeltà al papato in un momento tra i più difficili per lo Stato della Chiesa, investito di lì a poco dai venti rivoluzionari che spiravano in tutta Europa. Al 17 luglio 1797 risale infatti l’ultimo verbale di congregazione prima di una pausa di attività ufficiale della Congregazione che, salvo una breve parentesi documentata per il periodo 1803-1809, riprenderà la propria regolare attività solo nel 1822, a Restaurazione avvenuta.

Con l’elezione (1830) di Luigi Rossi alla carica di segretario della Congregazione ha inizio una periodo di profonda trasformazione, da sodalizio di categoria a vera e propria Accademia di valenza internazionale.

Deciso ad aprire le fila dei soci a categorie fino ad allora escluse (poeti, danzatori, musicologi-filologi, costruttori di strumenti musicali, editori e perfino regnanti ed ambasciatori in qualità di mecenati) e grazie alla collaborazione con Gaspare Spontini, a Roma fra il 1839 e il 1840, Rossi varò una profonda riforma dello Statuto, trasformando la Congregazione dapprima in Congregazione ed Accademia (1838), poi in Pontificia Accademia.

Furono iscritti in quel periodo tutti i maggiori esponenti del mondo musicale europeo, in qualità di soci onorari, fra gli altri: Cherubini, Morlacchi, Mercadante, Donizetti, Mayr, Rossini, Pacini, Paer, Paganini, Spohr, Auber, Adam, Baillot, Liszt, Cramer, Thalberg, Czerny, Moscheles, Mendelssohn, Berlioz, Thomas, Halévy, Gounod, Meyerbeer, le danzatrici Maria Taglioni, Fanny Cerrito, l’attrice Adelaide Ristori, i librettisti Jacopo Ferretti e Carlo Pepoli. Fra i regnanti, la Regina Vittoria d’Inghilterra con il marito Alberto, Gugliemo IV di Prussia e la moglie, Elisabetta Luigia, i sovrani di Napoli, Ferdinando II e la moglie, Maria Teresa Isabella d’Austria.

A fronte di tante novità tuttavia, l’Accademia continuava ad affrontare i problemi di sempre: la rivalità con i cantori pontifici (capitanati dal Baini) e dal 1824 con l’Accademia Filarmonica Romana, la ricerca della sede che dal 1853 – dopo la parentesi rivoluzionaria del ’48 che vide per la prima volta i ceciliani schierati su posizioni antipontificie – venne fissata presso il Palazzo camerale, a Via di Ripetta. Ma alcuni vecchi problemi vengono ora affrontati con spirito nuovo: l’istruzione musicale per esempio, gettando le basi per l’istituzione del Liceo musicale, o l’assistenza ai soci, per i quali viene creata una Istituzione di Beneficenza (poi Cassa di mutuo soccorso) presso la Cassa di Risparmio di Roma.

A partire dall’unità d’Italia, nuove e diverse peregrinazioni attendevano la Regia Accademia di Santa Cecilia, alla ricerca di una sede idonea per la nascente attività concertistica focalizzata nel repertorio sinfonico, cameristico e corale, concretizzatasi a partire dal 1895 con la fondazione di un coro e un’orchestra stabili, e di regolari stagioni concertistiche fino ad oggi. E se gli uffici, in un primo tempo ospitati nel “Ferro di cavallo” a Via di Ripetta insieme a quelli dell’Accademia Filarmonica Romana e di altre istituzioni, trovarono ben presto una sede definitiva nell’ex Convento delle Orsoline a Via Vittoria, per i concerti si passò dalla Sala Accademica (1895-1908) all’Augusteo (1908-1936), al teatro Adriano (1936-1946).

In pochi anni l’Accademia è passata attraverso ulteriori, profonde trasformazioni, sotto l’impulso datole dal sostegno del governo sabaudo e dalla presidenza (1895-1947) di Enrico di San Martino, figura leader nella politica culturale e dello spettacolo fra fine Ottocento e prima metà del Novecento, a livello nazionale e internazionale.

Istituiti il Liceo musicale di Santa Cecilia – poi Conservatorio – la biblioteca e i corsi di alto perfezionamento musicale, la Regia scuola recitazione “Eleonora Duse” – poi Accademia Nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” – e la Scuola nazionale poi Centro sperimentale di cinematografia grazie a una sorta di delega per le arti performative ottenuta dal governo a livello nazionale, potenziate e consolidate le stagioni concertistiche con le compagini artistiche stabili e un largo numero di abbonati, l’Accademia ha finito per assumere una fisionomia unica nel suo genere, che ancora oggi conserva anche dopo aver reciso i legami con molti degli enti e scuole a suo tempo fondati.

Per proseguire la lettura, vi inviatiamo di proseguire sul sul sito della Accademia Nazionale di Santa Cecilia: https://santacecilia.it/about/storia/

Info e contatti Accademia Nazionale di Santa Cecilia - Roma

Tipologia ente: Teatro

Largo Luciano Berio, 00196 Roma RM | https://santacecilia.it/

L'ente è regolarmente iscritto all'edizione dell'anno corrente.

L'ente provvede autonomamente alla selezione degli artisti.

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