
Pontinia
Descrizione
Pontinia è una delle cinque "città di fondazione" realizzate dal regime fascista nell'Agro pontino e romano. È la terza città a nascere in ordine cronologico dopo Latina e Sabaudia. La denominazione è rimasta quella originaria, nonostante la necessità di rimuovere i toponimi fascisti delle città che erano state fondate e che terminavano quasi tutti in "-inia".
Così mentre il capoluogo assunse nel 1944 la denominazione di Latinia e, successivamente, quella attuale di Latina (il 7 giugno 1945 a seguito della pubblicazione del decreto luogotenenziale del 9 aprile 1945, n. 270), non è ancora avvenuta tale variante per Pontinia, che andrebbe corretto in Pontina, e Sabaudia, che andrebbe corretto in Sabauda. Sorse su progetto dell'ingegnere Alfredo Pappalardo, con la consulenza artistica di Oriolo Frezzotti, e venne concepita come centro di servizi per i coloni delle campagne circostanti.
Il progetto originario prevedeva una città a pianta ortogonale che ruotava intorno a due grandi piazze. Risalgono a questo periodo il Palazzo Comunale, la chiesa di Sant'Anna, la casa del Fascio (ora casa della cultura), la scuola, l'ufficio postale, il cinema-teatro, la torre dell'acquedotto. I primi abitanti provenivano prevalentemente dalla province di Mantova e Ferrara. Un progetto per la costruzione di Pontinia fu offerto al fascismo dall'architetto francese Le Corbusier ma fu respinto. I lavori per la costruzione della cittadina iniziarono il 19 dicembre 1934 e Pontinia fu ufficialmente inaugurata il 18 dicembre 1935. Il territorio fu ricavato dai comuni di Sezze, Terracina e Priverno.