
Nettuno
Descrizione
Nettuno affonda le proprie radici nell'antica Antium, rappresentandone l'erede naturale. Antium venne fondata da genti di etnia latina agli inizi del primo millennio a.c., e in seguito venne occupata dai Volsci, insediatisi nella regione agli inizi del V secolo a.C.. Fin dalle origini fiorente centro commerciale e marinaresco, Antium dominava verosimilmente, già in età pre-romana, gran parte del territorio dell'odierna Nettuno (secondo un orientamento estendeva approssimativamente il suo territorio da Capo d'Anzio, occupato dall'odierna Anzio, all'area del fiume nettunese Loricina); nella parte più alta della riviera nettunese, oggi Villa Borghese, vi sarebbe stata l'acropoli. Adiacente al borgo medievale o in corrispondenza della foce del fiume Loricina sorgeva il porto chiamato Caenon.
Antium, che nel periodo volsco osteggiò lungamente Roma, per lungo tempo fu la capitale dei Volsci anziati (stanziati sulla costa tirrenica, e distinti dai Volsci ecetrani, dell'entroterra). Dopo lunghe ostilità, la città anziate fu definitivamente annessa allo Stato romano. Tra i romani più eminenti che vi costruirono bellissime ville ci furono Cicerone e Mecenate. Furono soprattutto gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia ad avere frequenti contatti con la città marittima. Meno di dieci anni dopo la morte di Nerone, avvenuta il 9 giugno dell'anno 68, Antium era però già quasi tutta in rovina. Che Nettuno, definita "il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati", è la diretta erede di Antium, lo dimostra peraltro una stampa nell'opera Nova et accurata Italiae Hodiernae descriptio edita dal cartografo Jodocus Hondius nel 1627: è riportato NEPTUNIUM, olim Antium, ossia "Nettuno, una volta Antium".
Certo, l'attuale città di Anzio si sente comunque erede dell'antico insediamento, essendosi essa stessa sviluppata, da Nettuno, tra il 1827 e il 1857.
Almeno in epoca romana, la parte più importante della città di Antium si trovava, probabilmente, sull'altura occupata oggi dalla Villa Bell'aspetto o Villa Borghese. Essendo destinata allo svago e al riposo dei nobili romani, Antium si estese certamente ad occidente e ad oriente fino ad Astura. La storiografia sembra dunque concorde nell'affermare che il "castello di Nettuno" continuò la storia dell'antica Antium, sviluppandosi sul suo territorio come paese successore. Peraltro, Nettuno di Antium ereditò l'intero territorio[30]. Gli abitanti non fecero altro che cambiare il nome della contrada da Antium a Nettuno, forse in onore dell'omonimo dio. Almeno generalmente, i Nettunesi, consapevoli di far parte di quel territorio una volta chiamato Antium, usavano chiamarsi Anziati
I feudatari di Nettuno furono inizialmente i conti Tuscolo, poi i monaci di Grottaferrata ed i Frangipane. Nel IX secolo, il paese dovette subire l'invasione e la distruzione da parte dei Saraceni. Altri feudatari di Nettuno nei secoli successivi furono: Gli Orsini, i Colonna, i Borgia (che fecero edificare nel 1501 il Forte Sangallo),i Pamphili ecc. Nel 1535 nacque Marcantonio Colonna, feudatario di Nettuno, famoso per la sconfitta inflitta ai turchi nella battaglia di Lepanto nel 1571.
Secondo la tradizione, nel 1550 approdò alla foce del fiume Loricina, la statua di legno della Madonna col Bambino, la famosa Madonna delle Grazie di Nettuno, che veniva trasportata dall'Inghilterra a Napoli, per sottrarla alle persecuzioni di Enrico VIII contro i cattolici, in seguito allo anglicano Con effetto giuridico dal 1º gennaio del 1857, papa Pio IX istituì il "Comune di Anzio", cedendogli un terzo del territorio di Nettuno.