Mentana
Descrizione
L'abitato di Mentana si sviluppò a partire dall'VIII secolo in seguito all'abbandono dell'antica Nomentum, che aveva avuto una discreta espansione come centro di produzione del vino e per la presenza di una stazione termale (Aquae Labanae, nell'attuale località di Grotta Marozza di Monterotondo). Nel 741 subì una breve occupazione ad opera dei Longobardi e l'abitato si spostò a maggior distanza dalla via Nomentana, in posizione meglio difendibile. Il 23 novembre dell'anno 800 fu sede dell'incontro tra Carlo Magno e papa Leone III.
Il castello di Nomentum fu un possesso dell'importante famiglia romana dei Crescenzi tra il X e l'XI secolo. Nel 1058 la città venne distrutta dai Normanni (Regno di Sicilia) e l'abitato si restrinse drasticamente, mentre il castello passò alla famiglia dei Capocci; in seguito fu compresa fra i possedimenti papali e fu affidata ai monaci benedettini di San Paolo fuori le mura.
Nella seconda metà del Trecento ne era in possesso la famiglia Orsini e nel 1484 subì gravi danni per un terremoto. Passò quindi nel 1594 al principe di Venafro, Michele Peretti, e nel 1655 venne ceduta al principe Marcantonio Borghese che ne divenne marchese. Il "18 ventoso" del 1798 Mentana è ammessa nella Repubblica Romana napoleonica.
Il 3 novembre del 1867 fu teatro della battaglia di Mentana, a conclusione della Campagna risorgimentale dell'Agro Romano per la liberazione di Roma voluta da Giuseppe Garibaldi al grido di "Roma o Morte!" e iniziata a settembre nel viterbese. I volontari garibaldini provenienti da 216 comuni italiani e da nazioni quali l'Ungheria e la Russia furono sconfitti dai pontifici e dai francesi accorsi in difesa di Pio IX mentre si stavano trasferendo da Monterotondo a Tivoli il 3 novembre 1867.