
Frosinone
Descrizione
Diversi ritrovamenti in più punti dell'attuale territorio comunale, come ad esempio i manufatti in pietra del Paleolitico inferiore (circa 250 000 anni fa) rinvenuti in località Selva dei Muli, sono testimonianze rilevanti di antichissimi insediamenti nella zona. Sempre nella stessa località, circa 4 000 anni or sono, esisteva un ampio abitato eneolitico. Nel millennio successivo la presenza umana nell'area è dimostrata dai reperti archeologici rinvenuti nella parte alta della città (là dove sorgerà successivamente la cittadina volsca e romana), riferibili all'Età del bronzo finale (XII-X secolo a.C.), e nelle località Fontanelle e Fraginale, costituiti sia da resti degli antichi abitati, che da alcune sepolture databili intorno al VII-VI secolo a.C. È già volsca la necropoli casualmente scoperta presso l'odierno piazzale De Matthaeis, che comprende 21 tombe del VI-V secolo a.C.. I Volsci (in rosso) nel Lazio intorno alla metà del IV secolo.
Fondata in territorio ernico dai Volsci nel VI secolo a.C. con il nome di Fruscìno o Frusna, come avamposto strategico di fronte l'inespugnabile roccaforte di Aletrium (odierna Alatri). Venne assoggettata dai romani nel 386 a.C. durante la loro avanzata contro i Volsci nella Valle del Sacco, trasformata quindi in municipium sotto il presidio romano. La presa del centro urbano di Frosinone, che allora come oggi è situato al centro della Valle del Sacco, determinava un'importante vittoria strategica per i romani, che con questa città potevano controllare agevolmente tutti i transiti e i traffici commerciali tra il nord e il sud della penisola.
Nel 306 a.C. la città fomentò assieme alla Lega Ernica una ribellione contro il dominio di Roma: come punizione il suo territorio fu ridotto di un terzo (le terre confiscate passarono alla vicina Ferentino, rimasta fedele all'Urbe), fu saccheggiata e i capi della rivolta, deportati a Roma, vennero pubblicamente decapitati (303 a.C.).