Montereale Valcellina
Descrizione
Montereale Valcellina è oggi un piccolo paese, ma le sue origini sono molto antiche. I reperti dell'età del bronzo e della prima età del ferro ritrovati nell'area della necropoli paleoveneta del Dominu confermano l'antichità dell'insediamento umano fino dal quattordicesimo secolo avanti Cristo. Inoltre i numerosi e notevoli reperti d'età imperiale e tardo-romana attestano una certa rilevanza dell'intera area.
A Montereale Valcellina la storia si lega alla leggenda: Plinio, nella sua opera intitolata Naturalis historia, parla di alcune città della Regio X Venetia et Histria e tra queste cita l'introvabile città di Caelina.
Il personaggio più noto a Montereale Valcellina è il mugnaio Domenico Scandella, detto “Menocchio”. Nel 1599 venne messo al rogo dall’Inquisizione a causa delle sue eretiche convinzioni sulla creazione del mondo, secondo lui nato da una sorta di informe impasto primordiale.
È stato il famoso storico Carlo Ginzburg a ridare vita al personaggio, nel 1976, quando ne ha ripreso la vicenda e studiato documenti e verbali relativi al processo. Il risultato di questo lavoro è stato Il formaggio e i vermi, un’opera divenuta velocemente un cult, non solo per addetti ai lavori. Tradotto in 18 lingue, ha avuto un'eco internazionale, sia per la particolarità delle vicende narrate e analizzate, sia per il contributo fondamentale che ha dato alla conoscenza della cultura popolare del '500. Montereale ha intitolato al Menocchio un piccolo, ma prestigioso circolo culturale. La sua attività negli anni si è fatta conoscere poiché ha coinvolto stabilmente svariate personalità di spicco della cultura internazionale.