
Monfalcone
Descrizione
Il territorio dell'attuale comune di Monfalcone fu sede, in età preistorica, di insediamenti organizzati su diversi castellieri[23], di cui ancora oggi rimangono tracce, essendo in posizione strategica per il controllo dell'area costiera e della via cosiddetta "dell'Ambra e dell'Ocra" che collegava il territorio al Mar Nero.
Nel periodo della Roma repubblicana il territorio monfalconese divenne municipio romano e conobbe un florido sviluppo data la posizione strategica per il controllo dei traffici commerciali lungo la via Gemina tra Aquileia e l'Istria. Sono di questo periodo le numerose ville romane costruite, come testimoniano anche le rovine pervenute, e soprattutto le terme.
In età medievale, nonostante la scarsa documentazione pervenuta, si è certi che vi fosse un insediamento denominato vicus Panzianus nell'area dell'attuale rione di Panzano essendo la zona di strategica importanza per il controllo dell'est Europa. È per questi motivi che, nei secoli, fu invasa e governata da molteplici popolazioni, quali Ostrogoti, Bizantini, il Ducato longobardo del Friuli e il Sacro Romano Impero.
Nel 967, l'imperatore Ottone I donò la città al Patriarca di Aquileia affinché ne controllasse le invasioni da parte degli Ungari, con la costruzione della prima Rocca, sebbene alcune fonti ne citino una precedente di qualche secolo ad opera di Teodorico. Nel 1260 Monfalcone fu citata per la prima volta in un atto con il quale il conte di Gorizia Mainardo II restituiva al Patriarca di Aquileia la contrata Montis Falconis, ricevuta in pegno qualche anno prima. Ciò nonostante, le prime testimonianze di un nucleo fortificato abitato ai piedi della Rocca risalgono al 1289.