Madrisio di Fagagna
Descrizione
Il nome di Fagagna compare per la prima volta nel diploma dell'11 giugno 983, con il quale l'imperatore Ottone II ne concede il Castello al Patriarca di Aquileia Rodoaldo. Il sito era comunque già abitato in epoca romana, quando era stazione di passaggio sulla strada che collegava il municipio di Concordia Sagittaria a Gemona sulla via verso il Norico.
I patriarchi d'Aquileia dettero il castello in feudo a un consorzio di famiglie nobili, e affidarono a un gastaldo l'amministrazione della giustizia e la tutela dei loro interessi sul territorio della gastaldìa, che oltre a Fagagna comprendeva altri diciassette villaggi. Attorno al castello si trovavano cinque piccoli borghi che, verso la fine del XIV secolo, unitamente al castello, dettero origine alla Comunità di Fagagna, retta da un Consiglio di Dodici, quattro nobili del castello ed otto popolani.
Dopo alterne vicende di guerre, assedi e tradimenti, Fagagna si consegnò nel 1420 alle armate della Repubblica di Venezia giunte alla conquista del Friuli.
A Fagagna venne firmata la dichiarazione di guerra all'Impero Austro-Ungarico, il 24 maggio del 1915. Il Comando supremo militare italiano aveva sede fino al mese di giugno presso Villa Volpe, dove il fatto viene ricordato con due lapidi, apposte in epoche diverse.