Buja

Descrizione

Il termine "Buja" trae origine, secondo gli studiosi, da "Buca", primo nome con cui il territorio e la comunità locali ebbero ad assumere un'identità, che identificarono un avvallamento situato nei pressi di Sottocostoia denominato Pidicuel tra tre colli ed ospitarono i primi insediamenti dell'uomo nell'età neolitica. Attraverso i secoli "Buca", "Buga" o "Boga" (altre modificazioni del toponimo nei secoli), vive una storia i cui indizi testimoniano presenze prelatine (soprattutto gallica), romana, longobarda e franca. La traccia più imponente dell'età preistorica è costituita dal Castelliere situato sull'estrema propaggine occidentale della pianura di Monte nei pressi di Vals, un manufatto di forma quadrata, le cui origini sono collocate tra il VI ed il VII secolo d. C.. Monte di Buja è il rilievo più cospicuo ed imponente del sistema orografico (m.335).
Considerevoli ed interessanti tracce dell'insediamento romano sono state rinvenute in alcune zone del territorio buiese; nel 1880 il ritrovamento di uno scheletro ha avvalorato l'ipotesi dell'esistenza di un sepolcreto, che costituisce la testimonianza più significativa dell'età longobarda,che nel 774 venne soppiantata da quella franca.
La prima documentazione scritta risale infatti al 983, anno in cui Ottone II di Sassonia conferma al Patriarca di Aquileia Rodoaldo il possesso di cinque castelli friulani, tra i quali figura quello di Buja. Già nel 792, però, "Boga" era stata nominata nel diploma di Carlo Magno in cui la Pieve di San Lorenzo in Monte veniva confermata all'autorità del Patriarca Paolino d'Aquileia. Era l'epoca feudale, che fece conoscere al Castello di Buja periodi di autentico splendore, ma anche l'inizio di un degrado a partire dal terremoto del 1511. Anche la comunità locale ebbe sorte parallela, con momenti di splendore, democrazia e civiltà, tanto da giungere alla ratifica in una pubblica assemblea gli "Statuta Communitatis Bujae", documento di grande valore democratico e civile. Successivamente i Savorgnan ratificarono invece il passaggio del castello e della comunità circostante dal glorioso dominio di Aquileia a quello della Serenissima Repubblica di Venezia che vedeva, a Buja come in altri luoghi del Friuli, lunghi anni di decadimento economico e sociale, oltre al triste periodo dei processi di Inquisizione.

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