
Azzano Decimo
Descrizione
Il territorio del comune di Azzano Decimo fu abitato fin dalla preistoria. Sono noti agli studiosi i siti neolitici in località Fagnigola e Valer-Pezzacurta. Quando la regione fu conquistata dai Romani, Azzano assurse a una certa importanza, come dimostrano gli interessantissimi repertori rinvenuti durante i consueti lavori agricoli: certo il merito è da ricercarsi nella fertilità del terreno, irrigato dai numerosi fiumi che lo attraversano, e perché si trovava lungo il percorso di una delle vie aperte dalle truppe per facilitare i collegamenti fra Roma e gli altri centri dell'Impero. Lo stesso toponimo, legato al nome di un antico proprietario terriero, va collocato in quell'epoca.
Le fonti menzionano ancora Azzano durante il Medioevo, come sede di un castello fortificato, uno dei tanti fatti costruire a scopo difensivo dai Patriarchi di Aquileia: il castello e l'annesso territorio era infeudato primitivamente alla gastaldia di Meduna e più tardi alla nobile famiglia "di Azzano", i cui membri avevano l'obbligo di risiedere nel castello e garantirne la difesa.
Distrutto il castello verso la fine del XIII secolo, Azzano rimase centro agricolo e godette di una certa importanza dal punto di vista religioso perché sede della pieve di San Pietro, suffraganea al vescovato di Concordia, dalla quale dipendevano numerose chiese sparse nel territorio. Con un referendum del 18 ottobre 2015 la popolazione ha rifiutato la proposta di fusione con il comune di Pravisdomini.