Madrid

Descrizione

Il periodo esatto in cui è stata fondata Madrid rimane ignoto. Il sito nel quale sorge la moderna Madrid è abitato fin dalla preistoria. In epoca romana il territorio apparteneva alla diocesi di Complutum (l'attuale Alcalá de Henares) e già in questo periodo esisteva un piccolo nucleo abitativo. Quando gli Arabi invasero la Penisola iberica all'inizio dell'VIII secolo Madrid non era altro che un piccolo villaggio visigoto, scoperto e confermato dai ritrovamenti archeologici. Gli Arabi lo fortificarono e gli diedero il nome di "Mayrit" o "Maǧrit". Tuttavia le origini della città moderna risalgono al 852, quando Muhammad I ordinò la costruzione di una piccola residenza reale nel medesimo luogo in cui oggi sorge il Palazzo reale. Intorno a questo palazzo fu costruita una piccola cittadella, la al-Mudaina. La cittadella venne conquistata nel 1083 dal re Alfonso VI di León e Castiglia che, nella sua avanzata verso Toledo (conquistata due anni dopo), fece riconsacrare la moschea della città nella chiesa della Vergine di Almudena. Parte degli ebrei sefarditi e dei Mori continueranno a vivere in città, finché non verranno definitivamente espulsi alla fine del XV secolo. Nel 1268 una grave epidemia uccise quasi tutti i suoi abitanti (all'epoca non più di 3 000) rendendola quasi disabitata. Dopo lo scoppio di un grande incendio, Enrico III di Castiglia (1379-1406), che fece ricostruire la città, decise di stabilirsi al di fuori delle mura fortificate a El Pardo. L'ingresso trionfale di Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia a Madrid annunciò la fine del conflitto tra Castiglia e Aragona e l'inizio dell'influenza del Rinascimento in Spagna.
Il successore di Carlo V, Filippo II decise di spostare la corte a Madrid il 12 febbraio 1561. Questo avvenimento sarebbe stato decisivo per la storia della città. Eccetto un breve periodo tra il 1601 e il 1606, quando la corte fu spostata a Valladolid, Madrid sarebbe stata la capitale fino ad oggi. Una famosa espressione recitava: «solo Madrid è la corte», e se letta al contrario: «Madrid è solo la corte». Fin da quando Madrid divenne capitale, la popolazione iniziò a crescere notevolmente. Alla burocrazia regia e alla corte si aggiunsero diseredati e gente in cerca di fortuna proveniente da tutto l'Impero spagnolo. Nel 1625 Filippo IV abbatté le vecchie mura cittadine e ne edificò di nuove che limiteranno l'espansione della città fino al loro abbattimento nel XIX secolo.
All'inizio del XVIII secolo ascese al trono di Spagna la dinastia Borbone dopo l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo, con la successiva guerra fra i sostenitori del pretendente al trono francese e quelli di Carlo d'Asburgo. I nuovi sovrani francesi vollero equiparare Madrid alle altre grandi capitali europee. Dopo che l'Alcázar andò distrutto in un incendio nel 1734 si costruì nello stesso sito l'attuale Palazzo reale che fu ultimato nel 1755. Ebbe un ruolo particolarmente importante nello sviluppo della città Carlo III, ricordato come il "Rey Alcalde" (Re Sindaco). La realizzazione del paseo del Prado è probabilmente l'opera più importante del periodo e quella che trova ancor oggi maggior testimonianza nella città. Vanno ricordati anche il paseo de Recoletos, le fontane di Nettuno, Cibele e di Apollo, il Real Jardín Botánico, il Real Observatorio Astronómico o il Palazzo Villanueva, inizialmente destinato ad ospitare il Real Gabinete de Historia Natural, ma che poi divenne sede del noto Museo del Prado.

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