Cadice

Descrizione

Si tratta probabilmente della più antica città fondata nell'occidente dell'area mediterranea dai Fenici nell'XI secolo a.C., anche se oggi si fa risalire ufficialmente la sua nascita alla fine dell'VIII secolo a.C. Fondata con il nome originale di Gadir su quello che in passato era un piccolo arcipelago e ora una sola isola, per sfruttare le ricche vie di traffico con l'Oceano Atlantico nel commercio del rame e dello stagno. Nell'antica Grecia era conosciuta come Gadeira e ai tempi dell'impero romano come Gades da cui deriva il gentilizio attuale di gaditano.
Ai tempi delle guerre puniche fu alleata di Cartagine ma dovette riconoscere la supremazia romana nel 205 a.C. riuscendo a continuare nella sua intensa attività commerciale, rafforzando le comunicazioni con il resto del paese. Divenne municipio romano nel 45 a.C. grazie a Giulio Cesare. E sempre nel periodo romano furono anche costruiti un anfiteatro, un acquedotto e diversi templi. Nel periodo imperiale, Cadice era rinomata per le sue danze lascive. Dopo la caduta dell'impero romano conobbe un periodo di successive invasioni da parte dei Vandali, dei bizantini, dei Visigoti ed infine degli Arabi sotto il cui dominio rimase fino al 1262, anno in cui venne conquistata dal re Alfonso X di Castiglia. Da quel momento riprese un periodo di floridità anche in concomitanza con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo (da qui partì in occasione della seconda e della quarta spedizione verso le Indie). Nel 1497 Amerigo Vespucci lascia Cadice per il suo primo viaggio nel Nuovo Mondo. Il suo porto divenne il più importante nei traffici tra la Spagna e le colonie d'oltremare della Nuova Spagna.
Nel XVI secolo dovette subire vari attacchi, sia dai pirati da cui si difese anche grazie all'aiuto del genovese Andrea Doria, sia dall'inglese Francis Drake, sia infine da una coalizione britannica-olandese.
Proprio da Cadice la flotta franco-spagnola trovò rifugio dopo l'infruttuosa crociera atlantica dell'estate del 1805, volta a fare da esca agli inglesi affinché lasciassero sguarnita La Manica. Dopo l'indecisa battaglia di Capo Finisterre l'ammiraglio Villeneuve entrò con le forze franco-spagnole a Cadice il 20 agosto, dove si trovò a subire il blocco navale inglese. Dopo varie indecisioni, dovute principalmente all'inefficienza della squadra navale, la flotta congiunta salpò per affrontare quella inglese il 21 ottobre 1805, venendo però disastrosamente sconfitta nella battaglia di Trafalgar.
La città riuscì a resistere e restare indipendente durante l'invasione francese da parte di Napoleone Bonaparte. Fu assediata dalle truppe francesi del maresciallo Perrin dal febbraio 1810 all'agosto 1812. La città assediata, ove si riunivano le Cortès, diede il suo nome alla prima costituzione spagnola, la Costituzione spagnola del 1812, soprannominata La Pepa. Quando la Spagna perse le sue colonie in America, nel XIX secolo, la ricchezza della città cominciò a declinare.
Il 31 agosto 1823, il forte del Trocadero, che difendeva il porto, fu conquistato dai corpi di spedizione francesi, comandati dal duca di Angoulême, inviato da suo zio paterno Luigi XVIII di Francia, per reinstaurare sul trono di Spagna il re Ferdinando VII. L'antico palazzo del Trocadéro a Parigi fu costruito per commemorare questo fatto d'arme. Durante la guerra civile spagnola, Cadice fu una base delle forze nazionaliste del generale Franco.

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