Santarcangelo di Romagna
Descrizione
Il centro abitato più antico dell'attuale territorio di Santarcangelo è San Vito (3 km a nord), posto sul tracciato dell'antica via Emilia, la strada consolare che collegava Ariminum (Rimini) con Placentia (Piacenza).
Santarcangelo fu edificata attorno a una fortificazione, attestata per la prima volta nel Codice Bavaro (IX secolo), costruita alle pendici di Monte Giove. La seconda più antica citazione del centro abitato risale all'anno 1164: in quell'anno l'imperatore Federico Barbarossa sostò a Santarcangelo per concedere due diplomi ai monasteri ravennati di Sant'Apollinare e di San Severo.
A partire dal XIII secolo Santarcangelo fu dominata dai conti Balacchi, una famiglia antiquitate generis et gloria maiorum originaria forse di Santarcangelo stesso oppure, secondo altre fonti meno accreditate, di Rimini, poi spodestata agli inizi del XV secolo dai Malatesta, nemici di vecchia data. Il dominio dei Balacchi ebbe una conclusione con le pesanti sconfitte politiche e la scomunica del suo ultimo esponente, Paolo, rimosso dal controllo della città da papa Bonifacio IX (1389-1404).
I Malatesta tennero Santarcangelo fino al 1462 eccetto nel periodo dal 1353 al 1376 quando, conquistata dal cardinale Albornoz, la città fu sede di un vicariato governato direttamente dalla Santa Sede. Tolta da papa Pio II a Sigismondo Malatesta, fu data in feudo agli Zampeschi e successivamente ai Pallavicino.