San Pietro in Casale
Descrizione
Pur essendo nel mezzo di una palude insalubre, San Pietro è abitato fin dai tempi romani. Molti sono i rinvenimenti di questo periodo: lapidi sepolcrali, vasi antichi, sarcofaghi e cippi. È fra i secoli VII e IX che si riparla, in antichi documenti dell'abbazia di Nonantola, della selva di pianura detta Salto Piano, che Teodalto, signore di Modena e Reggio, comandava in questa zona.
Il nome San Pietro in Casale, appare per la prima volta nel 1223, nell'ordinanza con la quale il Comune di Bologna imponeva alle comunità del contado un capoquartiere della città a scopo militare. A questo punto le vicissitudini sanpierine sono in larga misura dipendenti da quelle di Bologna, e molto spesso, dai suoi nemici che con frequenti rapine e saccheggi ne segnano la storia. Verrà citato come Villa di San Pietro in Casale nel 1443, forse in riferimento ad un'antica villa fatta risalire agli Antonini (dinastia imperiale romana) e sulle cui rovine Giovanni II Bentivoglio, nel 1490, fece costruire una sua villa che ancora oggi sopravvive, pur molto rimaneggiata, nella frazione di Maccaretolo.
Certamente sino al 1700 quello di San Pietro non fu che un piccolo borgo di poche case raccolte attorno ad una chiesa, anche se un decreto del senato bolognese risalente al 1544 attesta l'origine, da quella data, di un mercato settimanale che diventerà, secoli dopo, fiorente e conosciuto nella vasta zona del circondario.