San Giovanni in Persiceto
Descrizione
l territorio del Comune di San Giovanni in Persiceto fu abitato, almeno nella parte alta (meridionale), fin dalla preistoria, come testimoniano resti dell'antica civiltà del bronzo e della prima età del ferro. Sulla base della tradizione classica e della toponomastica si ritiene certa la presenza di comunità galliche. L'occupazione del territorio da parte dei Romani è testimoniata dalle superstiti tracce della centuriazione (II secolo a.C.). Non esiste ancora traccia di un centro abitato, ma si può ipotizzare l'esistenza di un aggregato di case e terreni (vicus).
Sul persicetano nell'epoca del tardo impero romano le fonti storiche sono mute o pressoché inesistenti: è probabile che le popolazioni presenti furono toccate dalle invasioni barbariche, certamente dalle alluvioni, le cui conseguenze sono ancora evidenti nella zona ad est della città. Le terre abbandonate tornarono paludose e boscose, fino a quando, sotto il dominio dell'Esarcato di Ravenna, non furono riprese le opere di contenimento delle acque. In epoca bizantina attraversò il territorio una linea difensiva eretta contro i Longobardi, i quali tuttavia, con Liutprando, intorno al 727, la sfondarono ed occuparono, tra gli altri, il castrum Persiceta (prima di quell'anno il toponimo non è documentato). È probabile che risalga ad epoca longobarda la caratteristica forma del vecchio nucleo della città, il cosiddetto “borgo rotondo”.[8] L'azione longobarda portò inoltre alla nascita del Ducato di Persiceto: istituito da Liutprando nel 728 circa durante l'espansione longobarda in Emilia-Romagna ai danni dell'Esarcato d'Italia, comprendeva due vaste estensioni territoriali dette pagi, quella di Monteveglio a sud della Via Emilia e quella di Persiceto a nord, da cui trasse il nome.