Reggio Emilia
Descrizione
In epoca preistorica l'area era abitata da popolazioni di etnia celto-ligure. A partire del VI secolo a.C. si stabilirono, in quella che è l'odierna Provincia di Reggio Emilia, numerose colonie etrusche, attestate con certezza da ritrovamenti archeologici. Con la conquista romana della Gallia Cisalpina e la sottomissione della tribù celtica militarmente dominante dei i Galli Boi, la zona passò definitivamente ai romani, che vi impiantarono un presidio militare a difesa della via Emilia. La provincia romana della Gallia Cisalpina diventò ben presto una delle aree più floride dell'impero, e Reggio si sviluppò al rango di città; diventata municipio romano, venne chiamata Regium Lepidi derivando da Marco Emilio Lepido, fondatore della città e della via che dà il nome all'attuale regione. Stando ad alcuni ritrovamenti e indagini archeologiche, in piena età romana la città doveva essere dotata di monumenti imponenti, come la Basilica civile, i cui resti vennero individuati sotto l'attuale sede centrale del Credito Emiliano, o gli edifici per spettacoli come teatro e anfiteatro, la cui individuazione si deve a Paolo Storchi. Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente la città venne quasi spopolata. Dopo la conquista longobarda, avvenuta nel VI secolo, la città fu capitale del Ducato di Reggio; nell'Alto Medioevo divenne sede vescovile e fu dichiarata libero comune, ma restò soggetta a lotte interne, che la portarono alla trasformazione in signoria sotto il dominio degli Este per poi diventare in seguito Ducato; in questo periodo la città prese il nome di “Reggio di Lombardia”, toponimo che ha le sue origini nell'Alto Medioevo. Durante il periodo delle invasioni napoleoniche, il 27 dicembre 1796 si riunì un'assemblea di 110 delegati presieduti da Carlo Facci per decretare la costituzione della Repubblica Cispadana, comprendente i territori di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e nella omonima Sala nacque di lì a poco, il 7 gennaio 1797, il Tricolore Italiano.