Ravenna
Descrizione
Le più antiche testimonianze archeologiche rinvenute permettono di datare almeno al V secolo a.C. la presenza degli Umbri nel ravennate dove rimasero indisturbati fino al III secolo a.C. quando iniziarono ad avvenire i primi contatti con la civiltà romana. La lunga indipendenza degli Umbri è dovuta alla particolare conformazione territoriale di Ravenna che fino al termine del medioevo permetteva di raggiungere la città solamente via acqua, questa caratteristica consentì alla popolazione di intrattenere floridi rapporti politici ed economici con gli Etruschi e i Galli pur rimanendo indipendente da essi. L'area del ravennate forniva una protezione naturale infatti era delimitata a est dal mare Adriatico, a ovest dalla valle Padusa, una vasta zona paludosa attraversata dai fiumi Santerno, Senio, Lamone, Montone e Ronco che a nord si congiungeva nell'intricato sistema idrico del delta del Po mentre a sud era collegata alla terraferma attraverso alcune dune sabbiose.
Gli storici antichi non riuscirono a identificare univocamente l'origine dell'insediamento preromano: per lo storico latino Plinio il Vecchio i fondatori della città sarebbero i Sabini; il greco Strabone invece afferma che i primi insediamenti della zona furono opera dei Tessali mentre per Dionigi di Alicarnasso degli Etruschi; infine lo storico bizantino Giordane suppone che la zona fosse abitata dai Veneti mentre per Zosimo dai Pelasgi.
I primi contatti fra la civiltà romana e la città di Ravenna sono documentati intorno al 220 a.C. e furono fin da subito caratterizzati da rapporti di amicizia e alleanza, tanto che nel corso del II secolo a.C. Ravenna diventò una città federata della Repubblica romana. La particolare posizione geografica della città convinse l'imperatore Augusto a dislocare nella località di Classe una grande flotta militare incaricata di vigilare sulla sicurezza dell'intero Mare nostrum insieme a quella di stanza nel porto di Miseno.