Parma - Teatro Farnese

Costruito in brevissimo tempo, usando materiali leggeri come il legno e lo stucco dipinti, il teatro nacque per volontà di Ranuccio I, IV duca di Parma e Piacenza (1593 -1622), il quale intendeva festeggiare con grande sfarzo la sosta di Cosimo II de’ Medici a Parma, programmata in occasione di un viaggio del Granduca di Toscana a Milano per visitare la tomba di San Carlo Borromeo.

Si trattava di un evento di grande importanza politica per Ranuccio, che aveva la possibilità di rinsaldare i suoi legami con la famiglia medicea, riallacciati nel 1615, con un accordo matrimoniale tra le due famiglie ducali, mostrando a Cosimo e implicitamente a tutta l’aristocrazia italiana la grandezza e lo splendore del casato dei Farnese.

Nel 1617, in tutta fretta, fu quindi invitato a Parma l’architetto ferrarese Giovan Battista Aleotti, detto “L’Argenta” dal nome del paese d’origine (1546-1636), che aveva già lavorato con i Farnese a Parma durante il carnevale del 1616 per l’allestimento di un’opera torneo nel cortile del Vescovado. L’Aleotti era architetto ed ingegnere idraulico, grande erudito e spirito enciclopedico, e i suoi interessi spaziavano dalla matematica all’architettura, alla scenotecnica e alla filosofia.

L’Argenta non era nuovo a queste esperienze teatrali perché già nel 1605 aveva costruito il Teatro degli Intrepidi a Ferrara su iniziativa del marchese Enzo Bentivoglio, signore di Gualtieri, grande esperto ed organizzatore di spettacoli che lo sostituì nella direzione del cantiere farnesiano di Parma, quando Aleotti lo lasciò per motivi personali prima della fine dei lavori.

Sotto la direzione del ferrarese e degli architetti collaboratori Giovan Battista Magnani e Pier Francesco Battistelli, lavorarono al cantiere maestranze specializzate: lo stuccatore ferrarese Luca Reti, il pittore cremonese Giovan Battista Trotti detto il Malosso, il bolognese Lionello Spada, i parmigiani Sisto Badalocchio, Antonio Bertoja e Pierluigi Bernabei.

Sfumato il progettato viaggio di Cosimo, l’inaugurazione del teatro – già ultimato nel 1619 – avvenne solo nel 1628, in occasione delle nozze tra Margherita de’ Medici e il duca Odoardo, con uno spettacolo allegorico-mitologico dal titolo “Mercurio e Marte” – con testo di Claudio Achillini e musiche di Claudio Monteverdi -, arricchito da un torneo e culminante in una spettacolare naumachia, per la quale fu necessario allagare la platea con una enorme quantità d’acqua, pompata tramite una serie di serbatoi posti al di sotto del palcoscenico.

Data la complessità degli allestimenti e del funzionamento delle macchine di scena, nonché l’alto costo degli spettacoli stessi, il teatro fu utilizzato solo altre otto volte dal 1652 al 1732, in occasione di visite illustri o di matrimoni della corte dei Farnese. A riprova di ciò, la costruzione nel 1689 di un teatrino di corte più piccolo, voluto da Ranuccio II negli spazi adiacenti al gran teatro, disegnato dal bolognese Stefano Lolli.

Per ulteriori opprofondimenti si può continuare a leggere sul sito: https://complessopilotta.it/teatro-farnese/#storia

Info e contatti Teatro Farnese - Parma

Tipologia ente: Teatro

Piazza della Pilotta, 15, 43121 Parma PR | https://complessopilotta.it/teatro-farnese/

L'ente è regolarmente iscritto all'edizione dell'anno corrente.

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