Fiorenzuola d'Arda
Descrizione
La Val d'Arda è stata interessata dal popolamento umano durante tutte le fasi della Preistoria. Testimonianze del Paleolitico inferiore sono presenti nel comune di Castell'Arquato ove sono state ritrovate schegge di selce nel 1982.
Rinvenimenti relativi al Neolitico si sono avuti in tutti i comuni della vallata a monte della Via Emilia; alla Palazzina d'Olza, nel comune di Fiorenzuola d'Arda, furono scoperti nel 1894 tre fondi di capanne circolari, ritenuti la più importante testimonianza del Neolitico in Val d'Arda.
I resti di palafitte trovati a Fiorenzuola d'Arda in via Bressani tra il 1950 e il 1960, e in vicolo Templari, nel 1967, ritenuti di difficile datazione, lasciano in sospeso l'ipotesi di un abitato palafitticolo; una lama in selce e un pugnale di bronzo rinvenuti a Frascale di San Protaso, frazione di Fiorenzuola d'Arda, e attribuiti a questo periodo, sono custoditi dal 1896 nel Museo Pigorini di Roma. L'Età del ferro non risulta documentata nel comune di Fiorenzuola d'Arda ma è testimoniata nei comuni di Morfasso, Veleia, Vigoleno, e Villanova sull'Arda.
Nel 222 a.C. l'Emilia è ormai completamente romana e nel 218 Piacenza e Cremona diventano colonie latine. Insieme ai reperti archeologici, la toponomastica è fonte di dati geografici e sociali in ausilio alla Storia: la presenza in Val d'Arda e in particolare nel comune di Fiorenzuola dei toponimi terminanti nelle desinenze in -asco e -asca denotano la presenza anche dei Liguri, antagonisti di Roma, mentre quelli terminanti in -ena ed -enna denotano l'influenza degli Etruschi. La Via Emilia e la centuriazione consolidarono l'unità e il saldo possesso della regione da parte dei romani che ne fecero una regione dalle prospere condizioni economiche. Fiorenzuola d'Arda, su questa "strada strategica di prim'ordine e spina dorsale dell'Italia settentrionale"[7] fra città famose, visse quella felice stagione che toccò il suo apice nel II secolo d.C.