Fabbrico
Descrizione
Il primo documento che la menziona risale all'anno 772, due secoli dopo, nel 980, Ottone II in uno scritto, conferma la proprietà di una pieve ivi ubicata al vescovo di Reggio Emilia. Il territorio di Fabbrico entrò a far parte dei possedimenti di Giberto III da Correggio, detto "il Difensore", nei primi anni del XIV secolo.
Nonostante il rafforzamento del castello voluto dai da Correggio, i ripetuti attacchi delle famiglie rivali, in primo luogo gli Este e la guerra tra Spagna e Francia, culminarono con la distruzione del castello nel 1557 e la caduta del Principato di Correggio nelle mani Estensi nel 1635, i quali governarono la villa, ad eccezione del periodo napoleonico, sino alla unità d'Italia nel 1859.
In seguito alla caduta di Mussolini del 25 luglio 1943, i prefetti nominati dal governo Badoglio procedettero alla sostituzione di tutti i sindaci compromessi col fascismo. A Fabbrico il giorno 12 agosto 1943, il nuovo prefetto di Reggio Emilia Renato Vittadini procedette alla sostituzione del podestà Edgardo Marani, che era in carica dal 1941, con il commissario prefettizio Silvio Cesare Terzi che era un giovane proprietario terriero non iscritto ad alcun partito.