Colorno

Descrizione

Il nome di Colorno compare per la prima volta in un documento del novembre 953 e in seguito in un atto del 1004, sottoscritto da "Albertus Caputlurniensis", che concedeva alla chiesa locale un mulino posto sul canale Lorno proprietà del Vescovo di Parma. Il paese si trovava allora alla confluenza fra i torrenti Lorno e Parma. Il primo feudatario di Colorno fu quindi il Vescovo di Parma attraverso il Capitolo della Cattedrale, che verso la metà del Duecento lo vendette al Comune di Parma, che lo acquistò per farne uno strategico avamposto che, fortificato a dovere, avrebbe efficacemente protetto Parma dagli attacchi provenienti da nord. Gli storici, infatti, ci ricordano che Colorno fu una delle poche città a resistere all'avanzata di Federico II nel 1247, giunto a Parma per punire il Comune per essere passato dalla parte guelfa. Essi infatti nella notte, si spinsero lungo il corso della Parma fino al campo nemico; fu proprio qui che ingombrarono il letto del torrente con terra e pezzi di legno: la Parma fece il resto, si ingrossò, esondò e sbaragliò il nemico. Ma i colornesi, tuttavia, furono anche sopraffatti più volte dalle forze della natura, e infatti fu proprio all'indomani di un pauroso incendio e dell'alluvione seguente, che Colorno venne ricostruito, questa volta però sul lato destro della Parma, intorno alla nuova fortificazione costruita da Azzo da Correggio nel 1337.

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